Conto alla rovescia per le Paralimpiadi: la squadra azzurra e le speranze del Cip

21/08/2012

Tipo: Nazionali Disciplina: Para Archery


Guida ai Giochi che scattano il prossimo 29 agosto. Numeri, nomi, programma. Tutti i link utili. Sono ben 10 gli atleti paralimpici del tiro con l'arco. A Oscar de Pellegrin l'onore di essere il portabandiera.


A sventolare la bandiera tricolore in testa alla delegazione azzurra ci sarà lui, Oscar De Pellegrin, arciere di Belluno che a Londra vivrà la sua sesta e ultima Paralimpiade. Un riconoscimento eccezionale all'atleta e a tutto il movimento del tiro con l'arco.

IL CT MARCO PEDRAZZI: "L'OBIETTIVO? ARRIVARE TRA I PRIMI 5 DEL MEDAGLIERE"
Porterà dieci arcieri sulle linee di tiro del Royal Artillery Barracks. Il coach azzurro dell'arco paralimpico scommette su tutti i suoi ragazzi e fissa un traguardo ambizioso. Il tiro con l'arco è stato tra le prime discipline paralimpiche ad aver qualificato i suoi primi atleti, nel corso dei Mondiali di Arco di Torino, nel luglio del 2011, dove, grazie alle prestazioni fatte, si erano ottenuti 4 posti ai Giochi di Londra. Poco dopo, nel settembre dello stesso anno, ancora frecce vincenti al Torneo di Qualificazione di Stoke Mandeville e altri 6 posti assicurati.
"Per la prima volta, nel corso delle ultime tre edizione delle Paralimpiadi - dice Marco Pedrazzi- portiamo dieci atleti alla ricerca della migliore affermazione. Abbiamo due squadre per la specialità arco olimpico (tre uomini e tre donne), due individuali e due W1 nel Compound".
Nella specialità arco ricurvo, cioè olimpico, ci sono due medaglie di bronzo agli scorsi Giochi di Pechino 2008: Oscar De Pellegrin e Mario Esposito. Grandi aspettative sono riposte anche nel team rosa: "Per la squadra femminile si tratta di un debutto - dice Pedrazzi-: alla esperienza di Elisabetta Mijno, già presente a Pechino e migliore tra le donne italiane ai recenti Mondiali di Torino 2011, si aggiungono due giovani atlete, Mariangela Perna e Veronica Floreno, che cercheranno di riportare in alto la tradizione vincente italiana in questa gara".

Arcieri di valore anche nel Compound. "A livello individuale - dice Pedrazzi - abbiamo Alberto Simonelli, già argento a Pechino e recentemente partecipante con la Nazionale Fitarco ai Mondiali Indoor di Las Vegas, e due debuttanti: Giampaolo Cancelli veste per la prima volta la maglia della nazionale, e riponiamo molte speranze di esordio positivo per una recluta giovanissima e promettente, Gabriele Ferrandi, che si affaccia alla ribalta internazionale per la prima volta".

Difficile definire con precisione la concorrenza. Il fronte che avanza è sicuramente quello arabo-orientale: "La tradizione vincente della disciplina è sicuramente sudcoreana - continua Pedrazzi-, sia nel settore Paralimpico che in quello Olimpico, ma di recente, con la conferma dei Mondiali di Torino 2011, abbiamo visto l'affermazione di nuovi paesi come l'Iran, la Turchia e la Malesia. Queste, oltre ai padroni di casa anglosassoni, saranno le nazioni più accreditate a Londra 2012".
Tanta preparazione e tecnica ma anche la sorte giocherà il suo ruolo. "L'Olimpiade e la Paralimpiade sono probabilmente le gare più influenzate dalla sorte in assoluto - racconta Pedrazzi-: mentre per europei e mondiali sarebbe facile esprimere un pronostico, in questi casi è spesso il fato a decidere, possiamo solo esprimere delle possibilità statistiche accettabili: per l'oro, il più vicino al risultato è al momento Alberto Simonelli, che però dovrà vedersela con i forti avversari svizzero e inglese. Per una medaglia gareggeranno sia Oscar De Pellegrin che Elisabetta Mijno e Mario Esposito, con un possibile miglioramento dell'attuale 4° posto di Fabio Azzolini. Per una medaglia si batterà anche la squadra di olimpico maschile, mentre il risultato del trio femminile è per ora solo nei nostri cuori, ma presto lo vedremo ai vertici internazionali. L'aspettativa nel complesso è quella di vedere la nostra formazione entro le prime cinque del medagliere: questo sarebbe già un successo accettabile".

LE SENSAZIONE DI MARCO GIUNIO DE SANCTIS, SEGRETARIO GENERALE DEL CIP
Sarà per la quinta volta Capo Missione della Delegazione Italiana ai prossimi Giochi Paralimpici di Londra 2012. Marco Giunio De Sanctis, segretario generale del Comitato Italiano Paralimpico, inquadra l'evento a otto giorni dalla cerimonia di apertura partendo dal dato numerico che rappresenta per l'Italia già un successo in partenza. A Londra ci sarà la rappresentativa italiana più numerosa della storia paralimpica.
"È vero, un successo lo abbiamo già raggiunto nei numeri di questa edizione, perché una delegazione così numerosa ed importante fa capire esattamente come e quanto abbia lavorato bene in tutti questi anni il comitato paralimpico nel suo percorso evolutivo. È stato straordinario ed è testimoniato dalla grande attenzione che i media rivolgeranno all'appuntamento londinese. Sono fiducioso».
Tra le discipline sulle quali puntare De Sanctis non ha dubbi, c'è il tito con l'arco. "Può regalarci enormi soddisfazioni, così come il ciclismo e la scherma. Punto molto anche sul nuoto, grazie ai tanti giovani che si sono qualificati. Come outsider, l'equitazione e la vela, disciplina che sarà presente a Londra in tutte e tre le specialità. Ecco, potrebbero essere queste le due belle sorprese, è la mia speranza e ne sarei molto felice".

FEBBRE DA PARALIMPIADI: VENDUTI 2,8 MILIONI DI BIGLIETTI
Dopo l’euforia e le celebrazioni per le Olimpiadi, ora a Londra ci si prepara per le Paralimpiadi che si svolgeranno nella capitale britannica dal 29 agosto al 9 settembre. Intanto, gli organizzatori fanno sapere che, finora, è stato venduto un numero record di biglietti, 2 milioni e 100mila, ben più di Pechino 2008 e oltre ogni più rosea aspettativa. Hugh Robertson, ministro dello Sport, annuncia: “Saranno le più belle e più importanti Paralimpiadi della storia. Venite e partecipate tutti, Londra se lo merita, così come se lo meritano gli atleti che arrivano da tutto il mondo”. Gli atleti, appunto: saranno 4.200, contro 3.900 che presero parte all’edizione di quattro anni fa. Sedici nazioni parteciperanno per la prima volta ai giochi, dalla Corea del Nord alla tormentatissima Repubblica Democratica del Congo.
Ma con le Paralimpiadi, Londra cerca anche di rifarsi una faccia, dopo le Olimpiadi appena concluse che non sono state prive di scandali. Dall’eccessiva militarizzazione della città al predominio degli sponsor, dalla speculazione edilizia alle mille altre polemiche che hanno interessato la capitale, l’edizione che partirà il 29 sarà invece, secondo lo stesso ministro Robertson, “un evento molto più friendly, per famiglie e bambini. Londra sarà presa da una bella atmosfera, sarà un momento molto rilassante ma anche eccitante allo stesso tempo”.
L’Italia partecipa con 98 azzurri, che saranno impegnati in dodici delle venti discipline presenti. Da Alex Zanardi, che si è dato all’handbike, alla cantante sanremese Annalisa Minetti, ora impegnata nell’atletica, gli atleti del Belpaese saranno guidati dal portabandiera, l’arciere Oscar de Pellegrin, e da Luca Pancalli, presidente del Comitato paralimpico italiano. Le specialità in cui saranno coinvolti sono pallacanestro in carrozzina, nuoto, ciclismo, tiro a segno, canottaggio, tiro con l’arco, vela, atletica leggera, scherma in carrozzina, equitazione, tennis in carrozzina e tennistavolo. Obiettivo, però, arrivare a Rio 2016 con una presenza anche negli sport “orfani” e “minori”, come pallavolo sitting, sollevamento pesi, calcio a 5, calcio a 7, goalball, boccia e judo. Grandi speranze, per l’edizione di Londra 2012, arrivano dal ciclismo, dal nuoto e dalla scherma.
Le Paralimpiadi nascono dai giochi di Stoke Mandeville, organizzati nel 1948 nell’omonima cittadina inglese, in un ospedale per veterani di guerra con lesioni alla spina dorsale. Sedici ex militari presero parte a quella edizione, che oggi viene celebrata anche con un museo tutto dedicato. Ma le prime vere Paralimpiadi – anche se venivano chiamate “Giochi per Paraplegici” – si tennero all’edizione di Roma 1960 ed è soltanto dal 1984 che questi giochi hanno assunto l’attuale denominazione. Ora, appunto, l’edizione sulla quale si spera di più. I biglietti per il nuoto e per l’atletica sono già andati del tutto esauriti, sold out. E, a record già superato, a Londra puntano a rendere queste Paralimpiadi “memorabili per l’eternità”, come ha detto il management di Londra 2016.
Intanto, nessun panico per trasporti, comunicazioni, logistica e per l’organizzazione. Londra si rilassa. “Ma non vogliamo nemmeno subire la depressione per la fine delle Olimpiadi. Insomma, queste Paralimpiadi avranno anche un effetto psicologico. Terranno alta la nostra attenzione e la nostra euforia”, ha scritto il popolarissimo quotidiano London Evening Standard in un editoriale celebratorio. Che Londra 2012 parte seconda abbia inizio.



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