CONSULENZA DI EDUCATORI SPORTIVI PER LA PROMOZIONE DEL TIRO CON L’ARCO NELLA SCUOLA.

VADEMECUM

  1. IL PROGETTO
  2. Il Progetto di Consulenza che un’Associazione sportiva presenta alla Scuola, per poter operare, deve possedere le seguenti caratteristiche:

    - deve essere adeguato alle diverse capacità motorie, fisiologiche, psicologiche in relazione alle diverse età degli alunni/e che partecipano alle attività motorie sportive;

    - gli interventi dovranno essere preventivamente concordati e progettati d’intesa con gli OO.CC. della scuola e i suoi insegnanti;

    - gli interventi di supporto e di consulenza da parte degli esperti non devono esaurirsi in breve tempo (ad esempio, dopo un intervento dell’esperto, l’insegnante deve "provare" da solo quanto ha appreso per una o due lezioni e così di seguito), ma devono costituire per gli alunni/e una vera e formativa esperienza motoria e sportiva;

    - è importante all’inizio fissare la durata e il numero degli interventi per poter definire gli obiettivi (obbligatori e optativi);

    - gli esperti (educatori sportivi) che realizzeranno le consulenze alle scuole dovranno essere particolarmente qualificati per operare con le fasce d’età cui si rapportano;

    - gli interventi non dovranno avere contenuti nè troppo tecnici nè troppo specialistici ed "essere in sintonia" con i programmi scolastici e di educazione motoria e di educazione fisica e con il programma Perseus

    - essere conforme alle direttive fissate nella convenzione M.P.I. – C.O.N.I. e puntualizzate nella C.M. n. 466/97.

  3. LA PRESA DI CONTATTO CON LA SCUOLA

AL DIRIGENTE SCOLASTICO

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI CIRCOLO/D’ISTITUTO

Oggetto: Proposta d’intesa per la realizzazione di un progetto di attività motorie, fisiche e sportive promosso dalla Federazione Italiana Tiro con l’Arco.

 

La FITARCO, rappresentata dal proprio Comitato Regionale ______________________ propone di realizzare in collaborazione con la Vs/ Scuola, un progetto di attività motorie, fisiche e sportive, nell’ambito delle normative previste dalla Circolare M.P.I. n.° 466/97.

A tal fine chiede un incontro che consenta di valutare, in relazione al Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) della Vs/ Scuola e sulla base della sua programmazione educativo-didattica, la possibilità di realizzare un progetto di collaborazione tra scuola ed extrascuola che preveda anche forme di consulenza nel caso in cui la Scuola aderisca ai progetti "Giocosport" e "Campionati Sportivi Studenteschi".

Si resta in attesa di Vs/ cortese cenno di riscontro e si coglie l’occasione per porgere i migliori saluti.

Comitato Regionale FITARCO

2.1 L’INCONTRO CON LA SCUOLA

Lo scopo dell’incontro durante il quale sarà opportuno affrontare i successivi punti:, è la pianificazione dell’intervento di consulenza:

2.2 LA CONVENZIONE

Il D.P.R. 567/96 stabilisce che l’Istituzione scolastica può stipulare delle Convenzioni (vedi modello allegato) per l’attuazione di iniziative non gestite direttamente dalla scuola.

Questo non deve rappresentare un vincolo, in quanto la Convenzione può essere estesa anche per le iniziative che si intendono realizzare congiuntamente tra la Scuola e le Associazioni Sportive, in base alla C.M. n. 466.

Lo strumento della Convenzione, in questo caso, assume particolare rilevanza proprio perchè, al suo interno, vengono riportate tutte le specifiche alle quali le due parti dovranno attenersi, nel rispetto dell’attuale quadro normativo

Si riporta di seguito un modello di Convenzione tra un’Associazione Sportiva ed una Scuola in riferimento all’attività curricolare ed extra-curricolare.

BOZZA DI PROPOSTA D'INTESA TRA

ASSOCIAZIONE SPORTIVA E ISTITUZIONE SCOLASTICA

AL DIRIGENTE SCOLASTICO

AL PRESIDE DEL CONSIGLIO DI CIRCOLO/D’ISTITUTO

OGGETTO: Progetto di collaborazione e promozione sportiva scolastica del Tiro con l'Arco

 

Il sottoscritto ................................................ legale rappresentante della A.S./C.A. .................................., ONLUS/NO PROFIT affiliata alla Federazione Italiana Tiro con l'Arco (codice Fitarco n° ...... ) dal .................... con sede in ............................., via/piazza ................................ n° ......... cap .......... tel.........................., in ragione delle vigenti normative (Direttiva n.°133/96, DPR n.°567/96 e Circ. MPI n.°466/97) al fine di promuovere la pratica scolastica dell'attività motorie, fisiche e sportive, propone alla S.V. ed agli OO.CC. dell'Istituzione Scolastica da Lei Diretta, la realizzazione di un'intesa di collaborazione, secondo il progetto di seguito enunciato:

 

Intesa per lo sviluppo e la promozione delle attività motorie e lo sport nella scuola

Premessa:

  1. l'istituzione scolastica e l'Associazione si impegnano a favorire le attività intra ed extra scolastiche che realizzino la funzione della Scuola come centro di produzione culturale, sociale e civile.
  2. nessuna discriminazione, nell'erogazione del servizio, può essere compiuta per motivi riguardanti razza, sesso, etnia, religione, opinione politica, condizioni psico-fisiche e socio-economiche.
  3. tutti si impegnano, con opportuni e adeguati atteggiamenti ed azioni, a favorire l'accoglienza, l'inserimento, l'integrazione degli allievi frequentanti.
  4. nello svolgimento della propria attività ogni operatore deve avere pieno dei diritti e degli interessi degli allievi.

Il Contratto formativo

L'Associazione, organizzazione no profit/onlus, di cui si allega lo statuto, propone alla scuola il seguente programma:

  1. OFFERTA FORMATIVA
  2. GLI OBIETTIVI DIDATTICI ED EDUCATIVI
  3. IL PERCORSO PER RAGGIUNGERLI
  4. LE FASI DEL CURRICULO
  5. GLI STRUMENTI DI VERIFICA E I CRITERI DI VALUTAZIONE

OFFERTA FORMATIVA

L'associazione si prefigge di realizzare un'offerta formativa per il complesso mondo della scuola che permetta ai docenti, agli alunni, ai genitori di conoscere in modo efficace il tiro con l'arco, superando eventuali pregiudizi sulla pericolosità di tale attività motoria.

L'associazione si prefigge altresì di :

GLI OBIETTIVI DIDATTICI ED EDUCATIVI

Si distinguono in:

In particolare per ciò che riguarda l'aspetto didattico ed educativo l'associazione intende muoversi nello spirito delle nuove metodologie analizzate ed approvate dal CONI d'intesa con il M.P.I.

Gli obiettivi didattici ed educativi sono costituiti da comportamenti osservabili che si desidera in un certo arco di tempo e realizzare in condizioni prestabilite con criteri definiti.

Obiettivi adeguati, individualizzati, stabiliti in modo chiaro, pienamente comprensibili motivano il soggetto a lavorare per il loro conseguimento e si configurano come punto di riferimento per confrontare la prestazione attuale con quella desiderata.

Per risultare pienamente efficaci gli obiettivi debbono essere:

  1. Individualizzati in relazione ad esperienza, personalità, ritmi di apprendimento, capacità.
  2. Significativi per il soggetto.
  3. Stabiliti in modo dettagliato e, quanto possibile, misurabile o riconducibile ad una valutazione oggettiva.
  4. Complessi ma realistici.
  5. Conseguibili in un lasso di tempo a breve, medio e lungo termine.
  6. Stabiliti in termini di processo piuttosto che di risultato (vincere una gara).
  7. Formulati in termini positivi descrivendo le azioni da compiere piuttosto che quelle da evitare.
  8. Conseguiti per mezzo di strategie adeguate.
  9. Valutati in modo sistematico.

Suggerimenti:

  1. adottare le esercitazioni alle caratteristiche dei ragazzi tenendo conto di età, esperienza, capacità, motivazioni. Prevedere momenti di individualizzazione dell'unità didattica formando gruppi omogenei, assegnando difficoltà crescenti o richiedendo prestazioni differenziate;
  2. assegnare compiti differenziati sulla base delle prestazioni rilevate con le schede di valutazione;
  3. incoraggiare il lavoro autonomo e l'autovalutazione motorio-cinestesica;
  4. incoraggiare la collaborazione con i compagni.

Aspetti teorico-pratici

Studio e potenziamento delle capacità motorie (capacità coordinative, flessibilità motoria, capacità condizionali) mediante i processi di combinazione e accoppiamento, di ritmizzazione di differenziazione cinestesica, equilibrio, orientamento spazio - temporale, reazione, adattamento e trasformazione.

Attività ludiche per lo sviluppo delle capacità coordinative speciali riferite al tiro con l'arco in modo tale che gli esercizi ed i giochi seguano un continuum metodologico dal semplice al complesso, che ci sia congruenza e continuità fra gli esercizi ed i giochi iniziali e i successivi, che l'attività sia svolta nel pieno rispetto delle realtà globali degli allievi. Gli esercizi sono programmati per soddisfare e coinvolgere gli allievi e siano adattati ai disabili.

IL PERCORSO PER RAGGIUNGERLI

Le fasi del curricolo:

  1. Elaborazione delle informazioni.
  2. Apprendimento motorio.
  3. a) Stadio verbale-cognitivo.

    b) Stadio motorio.

    c) Stadio autonomo.

  4. Preparazione mentale.
  5. Preparazione al miglioramento della consapevolezza corporea.

    Immaginazione. Al fine di migliorare l'apprendimento, l'elaborazione, la correzione, il perfezionamento del gesto, la rappresentazione mentale dell'esecuzione ideale, la gestione dello stress, il controllo e la direzione dell'attenzione.

    Le abilità immaginative si fondono sullo sviluppo di rappresentazioni mentali multisensoriali, vivide, stabili ed controllabili, trasformabili ed emotività coinvolgenti.

  6. Concentrazione ed esecuzione.
  7. Valutazione ed autovalutazione del gesto. Strumenti di verifica.

Vanno considerati particolari esecutivi, modalità di applicazione della strategia, risultato ottenuto, ricavando così informazioni utili per correggere l'attività o rinforzare l'esecuzione corretta dell'azione ludico-sportiva.

All'uopo saranno preparate schede individuali e piani di lezioni individuali e di gruppo allo scopo di verificare, di concerto con il docente o i docenti referenti il lavoro e i risultati ottenuti con l'obiettivo del miglioramento della fase didattico-educativa.

L'allievo è così sollecitato ad effettuare un'analisi dell'attività personale prestando attenzione a quanto effettuato e collegando la prestazione al risultato finale. Il feedback dell'educatore è importante ma non deve essere fornito con eccessiva frequenza: correzioni ed istruzioni in quantità elevata, infatti, facilitano la prestazione immediata ma non sono altrettanto efficaci per acquisizioni stabili. Troppe informazioni tendono a creare dipendenza dalla guida esterna a scapito dell'analisi personale.

In particolare:

a) richiedere all'allievo di valutare alcuni particolari dell'azione da quella semplice a quella complessa e discutere le eventuali difficoltà incontrate;

b) richiedere la valutazione delle modalità di applicazione della strategia e analizzare gli eventuali problemi;

c) confrontare le valutazioni dell'allievo con rilevamenti oggettivi e con le considerazioni dell'allenatore e dei compagni;

d) richiedere la valutazione di un compagno;

e) porre con una certa frequenza domande sull'esecuzione, generali e specifiche;

f) intervenire con una certa frequenza all'inizio dell'apprendimento, soprattutto quando si ripetono errori nell'impostazione dei fondamentali tecnici o nel caso di scarsa comprensione del compito.

g) Ridurre gradualmente l'intervento correttivo al progredire delle acquisizioni, limitando allo stretto necessario, sollecitando parallelamente l'autonomia del soggetto.

In definitiva all'allievo è richiesto di:

- prepararsi adeguatamente;

- rappresentarsi mentale;

- concentrarsi;

- valutare la prestazione.

Il Genitore deve:

In quell'occasione sia i ragazzi che i familiari potranno apprezzare il piacere di tirare con l'arco. E' indispensabile che i genitori comprendano che l'iniziativa ha come obiettivi:

  1. -l'apprendimento di capacità logico-motorie inerenti al tiro con l'arco che saranno utili agli apprendimenti scolastici.
  2. -l'unità del gruppo famiglia che potrà vivere una esperienza divertente e seria insieme.

Area didattica

 

CONVENZIONE

In ragione di quanto enunciato nel progetto, si conviene quanto segue:

Allegati

  1. Statuto e atto costitutivo dell’Associazione Sportiva
  2. Affiliazione alla Federazione Italiana Tiro con l’Arco
  3. Programma interventi di consulenza in orario curricolare
  4. Programma attività in orario extracurricolare
  5. Elenco dei nominativi del referente dell’Associazione e degli istruttori impegnati
  6. Copia del contratto assicurativo
  7. Curriculum della A.Sportiva.

Il Presidente dell'Associazione

Il Dirigente Scolastico

 

 

  1. IL NUOVO MODELLO D’ISTITUZIONE SCOLASTICA

3.1 L’AUTONOMIA DEGLI ISTITUTI

L’art. 21 della legge n. 59 del 15 marzo 1997, conferisce alle Istituzione scolastiche l’autonomia sia organizzativa che didattica; si passa così dal vecchio concetto di scuola chiusa al proprio interno, ad un pubblico servizio alla persona.

Le Scuole dovranno prioritariamente individuare le esigenze dei fruitori del servizio e sulla base di queste, mettere in atto le progettazioni raccordando, inoltre, l’Istituzione con il territorio.

Il punto di forza di questo cambiamento è delineato dalla possibilità di partecipazione aperta a tutte quelle componenti interessate a soddisfare le esigenze di formazione dei giovani, nel rispetto delle finalità proprie dell’Istituzione scolastica.

Il Progetto della FITARCO si coniuga con quanto previsto dalla vigente normativa e si realizza nell’ambito delle proposte contenute nel piano dell’offerta formativa (P.O.F.) dell’Istituto.

3.2 Il P.O.F.

Il P.O.F. è il documento con cui la scuola rende noto agli utenti la programmazione educativa e formativa.

E’ di rilevante importanza che la proposta di consulenza della Federazione Italiana Tiro con l’Arco, nella sua forma integrale o parzialmente modificata sulla base delle effettive necessità di ogni singola scuola, venga inserita in tale quadro di riferimento, nell’ambito delle apposite Convenzioni di cui al punto 4.0.

3.3 IL NUOVO ASSETTO NORMATIVO

Il nuovo quadro legislativo, tende al superamento di sterili contrapposizioni tra scuola-extrascuola e tra pubblico e privato. E ricerca, da parte del "servizio scuola," il contributo di Enti o Associazioni preposti alla realizzazione di attività motorie e sportive.

Per conseguire un dialogo con la Scuola costruttivo e privo di incomprensioni, è opportuno conoscere le nuove normative che regolano il funzionamento delle Istituzioni scolastiche.

La D.M. n. 133 del 3 aprile 1996

Nella Direttiva Ministeriale vengono indicate finalità, modalità organizzative e fonti di finanziamento cui le singole scuole, nell’ambito della propria autonomia, possono far riferimento per promuovere iniziative complementari ed integrative, favorendo così l'apertura della scuola alle richieste provenienti dal territorio.

Come riportato nella C.M. n. 135, con la quale la Direttiva è stata trasmessa, si legge quanto segue:

"si tratta in sostanza di uno strumento giuridico che incentiva il processo di valorizzazione del ruolo delle scuole come centri di vita culturale e sociale aperti al territorio..........."

Inoltre l’art. 2 della Direttiva recita:

"ogni Istituto promuove iniziative complementari e integrative per un proficuo utilizzo del tempo libero......, le scuole promuovono, tra l’altro, iniziative di...., sport e allenamenti, gare e tornei".

L’ art. 4 contiene una puntualizzazione relativa alla modalità di realizzazione delle iniziative:

"le Istituzioni scolastiche favoriscono tutte le iniziative che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile del territorio; a tal fine collaborano con le Associazioni ......................, stipulando con esse apposite Convenzioni"

Gli artt. 5,6 e 7 trattano dell’organizzazione e gestione delle iniziative.

All’art. 8 si stabiliscono le varie forme di finanziamento ed in particolare al punto b) si legge:

"le somme eventualmente richieste dalle Associazioni di studenti o di genitori e da essi direttamente impiegate a sostegno dell’iniziativa, non sono iscritte al bilancio dell’Istituto".

All’art. 9 s’indicano tempi e modalità per la realizzazione delle iniziative.

All’art. 10 sono riportati gli elementi fondamentali che dovranno essere previsti nella Convenzione, per le attività non gestite direttamente dalla scuola.

Il D.P.R. n° 567 del 10 ottobre 1996

Alla Direttiva Ministeriale n. 133 del 3 aprile 1996, segue il Decreto del Presidente della Repubblica del 10 ottobre 1996, nel quale è riportato il regolamento recante la disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle Istituzioni scolastiche.

Il Decreto, pur riportando alcune differenze con la Direttiva, non modifica nella sostanza quanto enunciato nella Direttiva stessa.

Il Protocollo d’intesa M.P.I. – CONI del 12 marzo 1997

Si inserisce, a questo punto, come elemento chiarificatore nei rapporti tra la scuola e il mondo dello sport, il Protocollo d’intesa firmato dal Ministro della Pubblica Istruzione, il Presidente del CONI e il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri.

Questo documento è di particolare importanza, in quanto il CONI e per esso le Associazioni sportive, divengono l’Ente in convenzione con il M.P.I. per la promozione ed il potenziamento delle attività motorie, fisiche e sportive.

Ai punti h) e i) della Convenzione, troviamo gli elementi che più da vicino interessano le Associazioni sportive che intendono realizzare iniziative in collaborazione con la scuola:

  1. di favorire la più ampia attivazione presso le Istituzioni scolastiche dei servizi ludico-motori, pre-sportivi e sportivi, che attuino iniziative a beneficio della comunità scolastica tutta, anche accogliendo collaborazioni da parte di Società ed Associazioni sportive, per l’utilizzo delle strutture, nonchè consulenze e disponibilità finanziarie;
  2. di realizzare opportune intese sul territorio, con Società ed Associazioni sportive per la messa a disposizione a favore della scuola , di strutture, consulenze e disponibilità, anche finanziarie, al fine di garantire la pratica motoria, pre-sportiva e sportiva.

La Legge n° 59 del 15 marzo 1997 (autonomia degli Istituti)

Continua il processo di cambiamento nel mondo della scuola ed è proprio con questa legge che si configura il ruolo di una Scuola che si colloca nel territorio come un sistema organizzato al suo interno, ma anche integrato con le realtà sociali, individuando come interlocutori privilegiati, gli Enti Locali, altri Enti e le Associazioni sia pubbliche che private, che possono essere di supporto al suo compito istituzionale di formazione ed istruzione.

In questa ottica, l’autonomia diventa la chiave di volta che consente alla scuola di offrire un sistema di servizi, mediante convenzioni ed accordi con quei soggetti che realizzino la soddisfazione dei bisogni formativi dell’utente-cliente.

 

  1. LE LINEE ATTUATIVE DELL’INTESA TRA SPORT E SCUOLA.
  2. La C.M: n° 466 del 31 luglio 1997.

    Contrariamente a quanto avveniva in passato, si può notare che a breve distanza di tempo continuano ad essere emanate Circolari Ministeriali per l’applicazione di questa nuova formula relativa alle attività motorie e sportive.

    Altro fattore di rilievo è che, all’interno delle Circolari si trovano precisi richiami alle Direttive impartite precedentemente, così da consentire la costruzione di uno scenario finalmente chiaro ed effettivamente applicabile nella realtà.

    La C.M. n° 466 merita una attenta lettura per le innovazioni in essa contenute, che possono essere così sintetizzate:

    Progetto "Sport a Scuola"

    E’ un progetto trasversale che pone le scuole di ogni ordine e grado in condizioni di ampliare la qualità del servizio e l’offerta formativa.

    Ogni Istituzione scolastica deciderà se adottare il Piano annuale, ovvero se attivare iniziative proprie e progetti per le attività motorie e sportive e organizzarle al proprio interno, o con altre scuole o con Enti e Associazioni del territorio di comprovata esperienza nel settore, conformemente a quanto previsto dal punto i) del Protocollo d’intesa M.P.I. – CONI.

    Piano annuale M.P.I. – CONI

    Il M.P.I., in collaborazione con il CONI, ha elaborato un Piano annuale di iniziative, anche sulla base delle esperienze di qualità realizzate dalle scuole e dalle proposte presentate dalle singole Federazioni Sportive Nazionali, dalle Organizzazioni rappresentate nel Comitato Nazionale Sport per tutti e da altri Enti e Associazioni Sportive.

    Per ciò che concerne le iniziative in ambito locale, le Scuole, nel pieno rispetto della propria autonomia, qualora non aderiscano alle iniziative previste dal Piano annuale, potranno organizzare proprie iniziative coerenti con le finalità e le caratteristiche del "Progetto Sport a Scuola", previa delibera dei competenti organi collegiali.

    Giochi Sportivi Studenteschi

    Viene proposto un nuovo modello dei Giochi Sportivi Studenteschi e si ribadisce che la Scuola può costruire un servizio sportivo che favorisca la crescita dell’Associazionismo Sportivo Scolastico e faciliti il rapporto con le Federazioni Sportive Nazionali, le Associazioni e gli Enti di promozione interessati.

    Scuola Elementare

    E’ stato predisposto un percorso specifico per la Scuola Elementare che prevede come obiettivi:

    - nel primo ciclo, l’alfabetizzazione motoria per tutti, in quanto ogni alunno possa acquisire un "sapere motorio minimo garantito "e l’ampliamento della base motoria individuale, con particolare riferimento a tutti gli schemi motori di base e agli schemi posturali;

    - nel secondo ciclo, esperienze di giocosport (individuali e di squadra), per il passaggio da attività ludico-motorie semplici, ad attività di livello motorio presportivo e sportivo".

    Scuola Secondaria di 1° grado

    La proposta, distinta per fasce d’età, risponde pienamente alle finalità educative generali dei Programmi di E.F., coinvolge tutti gli alunni/e della Scuola Media e si configura come una occasione programmata di incontri all’interno della classe e tra le classi, nel corso dei quali tutti gli alunni parteciperanno alle prove previste (dalle più semplici alle più complesse), che avranno come punto di arrivo l’avviamento alla pratica delle discipline sportive.

    Scuola Secondaria di 2° grado.

    La proposta, distinta per fasce d’età, è rivolta agli alunni/e della Scuola Superiore e si conforma ai connotati tipici e motivanti di un ventaglio di attività sportive (individuali e di squadra), liberamente scelte dagli studenti, che consentano la partecipazione di tutti gli alunni/e ad una "sorta di circuito interno sportivo", che preveda momenti continuativi e coinvolgenti.

    La formula del circuito dovrà essere ampia e facilitante, con regolamenti tecnici flessibili e adattabili alle diverse situazioni scolastiche (impianti sportivi a disposizione, attrezzature, numero classi, numero insegnanti ecc.)

     

     

    Associazionismo Sportivo Scolastico

    Onde favorire la pratica sportiva e gli effetti di socializzazione ad essa correlati, in ogni scuola si possono costituire Associazioni Sportive Scolastiche, alle quali possono aderire anche alunni di scuole limitrofe.

    L’Associazionismo Sportivo Scolastico integra e completa l’attività curricolare, con iniziative culturali, sportive, ricreative e si prefigge di diffondere la pratica sportiva (individuale e di squadra) a livello scolastico avviamento allo sport e pratica sportiva con partecipazione a gare e a tornei).

    Per il buon funzionamento delle Associazioni Sportive Scolastiche, è importante coinvolgere all’interno della scuola, oltre agli insegnanti di E.F., altri docenti, il personale ATA e i genitori.

     

  3. LE PROPOSTE FITARCO

ARCIERIGIOCANDO

PROGETTO SCUOLA

I BAMBINI L’ARCO E LE FRECCE

PROGRAMMA DEL CORSO DI AGGIORNAMENTO PER I DOCENTI DI SCUOLA ELEMENTARE

"Lo sviluppo di abilità cognitive e di relazioni spazio temporali nell’applicazione del giocosport del Tiro con l’Arco nel secondo ciclo della Scuola Elementare"

Le finalità: conoscenza dell’arco dal punto di vista antropologico-culturale e sua applicazione

Gli obiettivi: conoscenza e comprensione delle tecniche di tiro

Analisi dei contenuti del programma:

correlazioni positive tra il tiro con l’arco e i programmi della scuola elementare.

Apprendimento delle abilità del tiro con l’arco

Aspetti anatomo-fisiologici del tiro

Approccio teorico-pratico

Le abilità cognitivo-motorie sottese al tiro

Durata: 20 ore con cadenza settimanale di tre ore giornaliere

I destinatari: docenti della Scuola elementare

N° dei partecipanti: max 30

Data di svolgimento: periodo febbraio – maggio

Il corso è gratuito

I RAGAZZI L’ARCO E LE FRECCE

PROGRAMMA DEL CORSO DI AGGIORNAMENTO PER I DOCENTI DI SCUOLA MEDIA DI I E II GRADO

" I presupposti cognitivo motori nell’attività del Tiro con l’Arco e il loro contributo allo sviluppo psicomotorio del preadolescente e dell’adolescente"

Le finalità:aspetti interdisciplinari del tiro con l’arco.

I presupposti cognitivo-motori

Le competenze tecniche

Gli obiettivi:conoscenza e comprensione delle azioni del tirare con l’arco metodologie d’insegnamento del tiro con l’arco con i preadolescenti e gli adolescenti

Analisi dei contenuti del programma: approccio interdisciplinare;

analisi comparativa delle abilità nel tiro con l’arco con gli obiettivi della scuola media di I e II grado

Tecniche di tiro con l’arco, proposte teorico-pratiche.

I destinatari: docenti dei gradi I e II della scuola media

Durata del corso:20 ore con cadenza settimanale di 3 ore giornaliere

N° di partecipanti: max 50

Data di svolgimento:periodo febbraio - maggio

I corsisti apprenderanno sul campo le tecniche del tiro esposte in forma divertente.

Tra l’altro, dovranno conoscere il materiale, come si monta l’arco e le norme di sicurezza.

Il corso sarà tenuto dai docenti regionali della Federazione Italiana di tiro con l’Arco o da altri indicati dal Comitato Regionale che dovranno attenersi alla metodologia della didattica esposta di seguito.

Al termine del corso sarà rilasciato, a cura del Comitato Regionale il Diploma di partecipazione,

IL TUTOR

Le scuole che aderiranno al progetto Scuola FITARCO saranno seguite da un tutor

Periodicamente messo a disposizione dal Comitato regionale federale (può proporlo la Società Sportiva gemellata con l’Unità Scolastica)

Il tutor avrà il compito di aggiornare in servizio i docenti della Unità Scolastica con lo scopo comunque di far partecipe una continua attenzione da parte della FITARCO verso i docenti, non sentendosi così abbandonati dopo il corso.

I docenti referenti di ogni unità Scolastica saranno invitati ad incontri di organizzazione almeno una volta ogni due mesi a livello provinciale per definire le attività da realizzare tra le scuole del Sistema Interattivo provinciale.

Le iniziative interscolastiche si possono svolgere a livello provinciale e nel quadro Giochi Sportivi Studenteschi.

 

Dopo il corso di aggiornamento, le ipotesi sono due:

  1. le attività con gli alunni si svolgono direttamente a scuola con il materiale messo a disposizione dalla Società Sportiva più vicina alla Scuola;
  2. le attività nell’impianto sportivo. Dopo il contatto avuto con gli alunni, si invitano i medesimi con la loro famiglia a partecipare, una domenica, ad una manifestazione conviviale organizzata sul campo di tiro della Società Sportiva gemellata con la scuola. In quell’occasione sia i ragazzi che i familiari potranno apprezzare il piacere di tirare con l’arco.

Tale iniziativa dovrà essere ripetuta, entrando a far parte di una consuetudine. Si potrebbe immaginare un nome da dare all’iniziativa del tipo:

" Mamma, papà, giochiamo insieme al tiro con l’arco"

Il docente referente del circolo Didattico o dell’Istituto dovrebbe occuparsi degli aspetti istituzionali quali:

- la delibera del collegio docenti e del Consiglio di Circolo o Istituto in merito alla partecipazione della Scuola alla rete del sistema interattivo Scuola-Federazione, alla partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi;

- al gemellaggio con la società sportiva locale,

all’eventuale acquisto del materiale didattico:

E’ indispensabile far comprendere che l’iniziativa ha come obiettivi:

- l’apprendimento di capacità logico-motorie inerenti al tiro con l’Arco che saranno utili agli apprendimenti scolastici,

- l’unità del gruppo famiglia che potrà vivere un’esperienza divertente e seria insieme.

E non è cosa di poco conto.

 

GLI ASPETTI EDUCATIVI DEL TIRO CON L’ARCO

Quello che i corsisti devono comprendere è che il Tiro con l’Arco sviluppa un’organizzazione mentale che regola sequenze motorie favorendo nei bambini e nei ragazzi una concentrazione mentale necessaria per eseguire gli schemi del Tiro.

Tale mentalità è senz’altro utile ai giovani di oggi abituati a distrarsi facilmente e mantenendo la concentrazione dell’attenzione su bassi valori nel tempo.

Inoltre permette agli allievi di assumere processi decisionali in quanto, in un insegnamento libero, devono stabilire loro le sequenze del movimento e quando lasciar scoccare la freccia. Tali processi permettono agli allievi di assumersi delle responsabilità.

Le capacità decisionali e di responsabilità sono pre-requisiti indispensabili ad ogni tipo di apprendimento.

Dallo schema qui sotto riportato si può comprendere quanto queste capacità siano indispensabili nel relazionarsi con se stessi, con il mondo e con gli altri.

Un’operazione cognitivo – motoria è regolata da questo schema:

 

PERCEZIONE

ELABORAZIONE

VALUTAZIONE (confronto)

PROGETTO (decisione)

SOLUZIONE (scelta)

REALIZZAZIONE (azione)

INFORMAZIONE DI RITORNO

 

Il complesso delle capacità cognitivo motorie ha la funzione di regolare l’orientamento della risposta, serve quindi a ricevere l’informazione, a registrare ed elaborare un progetto, a decidere, a coordinare.

Pertanto

Le capacità percettive servono ad assumere l’informazione,

le capacità mnemoniche per valutare, confrontare, immagazzinare,

le capacità cognitive sono necessarie per elaborare l’informazione,

le capacità coordinative riguardano l’organizzazione, il controllo, la regolazione del movimento.

LE QUALITA’ COGNITIVO – MOTORIE CHE IL TIRO CON L’ARCO SVILUPPA

I TRATTI PSICOPEDAGOGICI

Saper dare un ordine ad eventi temporali e saper guidare il proprio corpo nella formazione di una gestualità intenzionale e indirizzata all’appropriazione di competenze cognitivo – motorie indispensabili per un sereno rapporto con se stessi e con gli altri.

ASPETTI ANATOMICI

Durante il corso è bene soffermarsi su alcuni richiami anatomo - funzionali. Deve essere chiarito che il Tiro con l’ Arco non produce disturbi all’apparato locomotorio.

L’equilibrio delle tensioni è la ricerca costante dell’allievo e le parti fondamentali di questo equilibrio si ravvisano nella parte media del trapezio, tutte le tensioni dovrebbero convergere lì annullandosi, se i muscoli della schiena operano bene i punti di contatto con l’ arco (le due mani) sono rilassati. Le tensioni devono essere in percentuale distribuite al 50 % per gli estremi nella fase di allineamento: se c’è una distribuzione delle tensioni ad esempio 60% e 40%, c’è uno sbilanciamento del corpo.

Occorre che la postura formi una T . I muscoli interessati al tiro sono:

muscoli d’apertura: bicipide e deltoide

muscoli d’ancoraggio: i muscoli della schiena.

Se interviene il trapezio, il piccolo e il grande romboide, la tensione della schiena è bassa e si tira bene. Se la contrazione è in alto coinvolgendo i rotatori, il sopraspinoso e il posteriore del deltoide, c’è un forte spreco di energie a scapito della precisione. I muscoli della parte bassa della schiena (trapezio e romboidei) non interferiscono con le spalle. Il muscolo romboideo avvicina le due scapole alla colonna vertebrale migliorando la stabilità del corpo.

A SCUOLA DI TIRO CON L’ARCO

LE CLASSI A BERSAGLIO

Proposte di attività per le classi

Coordinate di tipo tecnico per ordini di scuole;

Scuola Elementare 8 – 10 anni

ARCIERIGIOCANDO

Attività proposte, in forma ludica polivalente. L’offerta si propone di stimolare la fantasia del pensiero divergente, le competenze motorie, secondo un itinerario metodologico – didattico che prevede prove destrutturate, semistrutturate e strutturate secondo attività di percorsi, staffette, giochi a tema, gare.

Premessa indispensabile:

tutti gli alunni della classe dovranno partecipare alle proposte didattiche.

Proposta destrutturata

Percorsi a tempo e a crediti

Mezzi didattici: coni, canestri, archi giocattolo, piatti di plastica, palloni tipo pallavolo, pallacanestro, pallamano.

La prova consiste nel percorrere un tratto a slalom tra i coni trovando lungo il cammino canestri e archi, l’obiettivo e mandare più palloni possibili a canestro e colpire piatti – bersaglio

Prova semistrutturata

Giochi a tema in collaborazione atti a sviluppare la cooperazione e la solidarietà ed affinare la precisione.

Il gioco ha per fondamento il rispetto delle attitudini di ciascuno secondo il modello:

" CHI PIU’ SA FARE DA ‘ A CHI SA FARE DI MENO"

Prova strutturata

Gioco gara con modificazioni delle modalità di tiro a seconda del segnale si utilizzano archi giocattolo e bersagli tipo gara.

Ogni allievo ha a disposizione 3 frecce che deve tirare a 3 metri di distanza.

Scuola media di I grado

Le prove sono come quelle indicate sopra ad eccezione dei mezzi didattici.

Saranno utilizzati archi scuola anziché archi giocattolo, la distanza di tiro sarà portata a 5 metri, al posto dei piatti di plastica si utilizzano i palloncini gonfiabili nelle prove destrutturate e semistrutturate.

Scuola media di II grado

La prova consiste in gare sportive come per gli altri ordini di scuole per la prova strutturata, cambia la distanza che viene portata a 10 mt.

 

METODOLOGIA DIDATTICA PER GLI ALLIEVI DELLE SCUOLE.

1° FASE Situazione di esperienza

presa di coscienza

esplorazione

In questa fase gli allievi sperimenteranno, dopo aver visto la tecnica del tiro, situazioni gestuali in libertà senza l’assillo di colpire un bersaglio, l’allievo prende coscienza del vissuto corporeo in relazione all’arco, correlando in positivo sempre padronanza e piacere funzionale di tirare le frecce lontano in un futuro ideale.

Tale manifestazione libera l’espressione dei sentimenti, questo periodo serve a creare una comunicazione con il sistema regolatore interno basato sugli analizzatori cinestesici. C’è una comprensione della postura e dei settori muscolari implicati, un confronto tra gli agonisti, gli antagonisti e i muscoli sinergici.

L’allievo, attraverso la rappresentazione del se corporeo raggiunge la posizione a T, individuando il centro nodale delle tensioni tra le due scapole.

Ogni ragazzo tirerà in successione 4 frecce prima di lasciare la linea di tiro.

L’insegnante deve creare un clima sereno che ispiri sicurezza permettendo sempre di sviluppare nell’allievo la capacità di decidere e di assumersi la responsabilità promuovendo una consapevolezza di se attraverso il miglioramento delle abilità specifiche.

Gli allievi dovranno vivere l’esperienza del titolo con estrema gioia e provare piacere nel veder volare le frecce percependo uno stato di benessere nel tenere l’arco che diventa un’ appendice del corpo.

2° FASE Il tiro al bersaglio

le traiettorie

la ricerca della padronanza del tiro

i bersagli e le distanze

In questa fase l’allievo prende coscienza della propria immagine corporea nella rappresentazione spazio – temporale facendo esperienza di tiro su bersagli di vario genere e a distanze diverse.

3° FASE Esperienze in situazioni molteplici

In questa fase il gioco del tiro con l’arco assume aspetti diversificati, l’allievo esperisce situazioni diverse sia in posizione del corpo, (ad esempio di tirare su una gamba) che gli obiettivi diversi (ad esempio mettere oggetti di risulta su un paglione e farli colpire). Un’altra esperienza interessante è basata sulla deprivazione sensoriale della vista ad esempio andare in mira ad occhi chiusi per poi aprirli e tirare, di seguito andare in mira ad occhi chiusi e tirare. Tale metodologia delle opportunità molteplici, che tra l’altro utilizza giochi agonistici permette un miglioramento della padronanza in condizioni sempre diverse favorendo un pensiero divergente non condizionato dal campo percettivo acquisendo una tolleranza alla ambiguità ed un miglior ordine mentale.

Lo sviluppo dell’indipendenza dal campo visivo e dal punto di vista psicologico è indispensabile per un pensiero creativo dato che la percezione non è che una fedele copia del vero, non è una ripetizione fotografica. Il sentimento tende continuamente ad organizzare i dati percettivi, non si può educare ad un controllo difensivo delle funzioni. La realtà fenomenica viene strutturata secondo esigenze personali. Un ambiente situazionale ripetitivo, uniforme, può sviluppare il pensiero rigido, intollerante, incapace di adattarsi a situazioni diverse.

ARCIERIGIOCANDO

PROVA DESTRUTTURATA PER SCUOLA ELEMENTARE

Mezzi

n° 4 coni;

n° 2 Canestri;

n° 6 Palloni di tre dimensioni tipo pallacanestro, pallavolo, pallamano;

n° 4 Cerchi;

n° 1 Paglione;

n° 1 Arco – giocattolo;

Frecce;

Piatti di plastica.

Organizzazione dello spazio

n° 2 coni distanziati a mt.2 l’uno dall’altro;

n°1 canestro a mt.2 di distanza dall’ultimo cono;

sotto il canestro un cerchio con dentro i tre palloni di diverse dimensioni;

ancora n° 2 coni come sopra. Il primo cono a 2 mt. di distanza dal canestro, poi 1 canestro come l’altro.

Al ritorno, dopo una corsa di 8 mt.

n° 3 cerchi allineati a distanza di 1 mt. l’uno dall’altro.

A 3 mt. dai cerchi il paglione su cui vengono fissati 3 piatti di plastica, l’arco si deve trovare sul primo cerchio di sinistra, le frecce, una ogni cerchio

Organizzazione dell’attività

Il bambino è in posizione di decubito prono.

Al via esegue una corsa a slalom tra i coni.

Arrivato al canestro tirerà uno alla volta i 3 diversi palloni, situati in un cerchio.

Dopo aver sistemato dentro il cerchio i palloni, di nuovo slalom tra i coni.

Altri tre tiri a canestro.

Adesso dovrà, sempre in corsa, sviluppare un tratto di 8 mt.

lì troverà l’arco ed ogni cerchio sarà una freccia.

Dovrà tirare tre frecce una ad ogni cerchio cercando di colpire i piatti di plastica.

Il tempo sarà bloccato allo scoccare dell’ultima freccia.

Punteggio

- Se l’intero percorso è effettuato in 90 secondi si assegnano 100 punti

- Ogni decimo di secondo in meno si assegna ½ punto in più

- Ogni decimo di secondo in più si assegna ½ punto in meno

- Per ogni canestro realizzato si assegnano 5 punti

- Per ogni piatto di plastica colpito si assegnano 10 punti

Al termine si sommano i punteggi effettuati dagli alunni della classe e si divide per il numero degli alunni della classe, individuando così il punteggio medio della classe.

Gli alunni carrozzati od altri disabili, se lo richiedono, scelgono un partner che collaborerà ( recupero palloni, frecce, altro se richiesto).

 

ARCIERIGIOCANDO

PROVA SEMISTRUTTURATA PER SCUOLA ELEMENTARE

Mezzi

n° 1arco giocattolo;

n° 1 paglione;

palloncini gonfiabili.

Organizzazione dello spazio

La distanza di tiro tra il bambino ed il paglione è di mt.3

Sul paglione vengono fissati 5 palloncini

Il totale dei palloncini è di 25.

Organizzazione dello dell’attività

Un bambino alla volta va sulla linea di tiro ed ha a disposizione tre frecce

Può bucare non più di un palloncino.

Gli eventuali tiri rimasti entrano in un sistema di crediti.

La classe può effettuare un massimo di 90 tiri e può colpire fini a 25 palloncini.

Se tutti i bambini hanno tirato e sono rimasti da credito dei tiri a disposizione dei palloncini ancora da colpire, si fa la conta ed i bambini tirano di nuovo seguendo l’ordine stabilito sino al termine.

Punteggio

- per ogni palloncino bucato si assegnano 20 punti

- per ogni tiro avanzato si assegnano 10 punti

Al termine del gioco si somma il punteggio ottenuto da ciascun bambino e si divide per il numero dei bambini stessi, individuando così il il punteggio medio della classe.

 

ARCIERIGIOCANDO

PROVA STRUTTURATA PER SCUOLA ELEMENTARE

Mezzi

n° 1 Arco giocattolo;

n°1 paglione

Bersagli tipo divisione targa

Frecce

Organizzazione dello spazio

La distanza dalla linea di tiro ed il paglione è di mt. 3

Sul paglione viene fissato un bersaglio del tipo divisione targa

Organizzazione dell’attività

Un bambino alla volta si posiziona sulla linea di tiro ed effettua tre tiri.

Punteggio

- si sommano i punti realizzati da ciascun bambino della classe

- si divide il risultato totale per il numero dei bambini stessi e si otterrà il punteggio medio per ogni gruppo – classe.

ARCIERIGIOCANDO

PREVA DESTRUTTURATA PER LA SCUOLA MEDIA DI I GRADO

Mezzi

n° 4 coni;

n° 2 canestri;

n° 6 Palloni di tre dimensioni tipo pallacanestro, pallavolo, pallamano;

n° 4 cerchi;

n° 1 Paglione

Arco – scuola (senza accessori)

Frecce

Palloncini gonfiabili

Organizzazione dello spazio

n° 2 coni distanziati a 2 mt. l’uno dall’altro

n°1 canestro a mt.2 di distanza dall’ultimo cono

Sotto il canestro un cerchio con dentro i 3 palloni di diverse dimensioni.

Ancora 2 coni come sopra. Il primo cono a 2 mt. di distanza dal canestro

poi 1 canestro come l’altro

Al ritorno, dopo una corsa di 8 mt

n° 3 cerchi allineati a distanza di 1 mt. l’uno dall’altro

a 5 mt. dai cerchi il paglione su cui vengono fissati 3 palloncini gonfiabili

l’arco si deve trovare sul primo cerchio di sinistra

le frecce, una ogni cerchio

Organizzazione dell’attività

Il ragazzo è in posizione di decubito prono.

Al via esegue una corsa a slalom tra i coni

arrivato al canestro tirerà uno alla volta i 3 diversi palloni, situati in un cerchio.

Dopo aver sistemato dentro il cerchio i palloni di nuovo slalom tra i coni.

Altri tre tiri a canestro.

Adesso dovrà, sempre in corsa, sviluppare un tratto di 8 mt. lì troverà l’arco ed ogni cerchio sarà una freccia.

Dovrà tirare tre frecce una ad ogni cerchio cercando di bucare i palloncini.

Il tempo sarà bloccato allo scoccare dell’ultima freccia.

Punteggio

- Se l’intero percorso è effettuato in 80 secondi si assegnano 100 punti

- Ogni decimo di secondo in meno si assegna ½ punto in più

- Ogni decimo di secondo in più si assegna ½ punto in meno

- Per ogni canestro realizzato si assegnano 5 punti

- Per ogni palloncino bucato si assegnano 10 punti

Al termine si sommano i punteggi effettuati dagli alunni della classe e si divide per il numero degli alunni della classe, individuando così il punteggio medio della classe.

Gli alunni carrozzati od altri disabili, se lo richiedono, scelgono un patner che collaborerà ( recupero palloni, frecce, altro se richiesto).

 

ARCIERIGIOCANDO

PROVA SEMISTRUTTURATA PER LA SCUOLA MEDIA DI II° GRADO

Mezzi

n°1 arco scuola (senza accessori);

n° 1paglione;

palloncini gonfiabili.

Organizzazione dello spazio

La distanza di tiro tra il bambino ed il paglione è di mt.5

Sul paglione vengono fissati 5 palloncini

Il totale dei palloncini è di 25.

Organizzazione dell’attività

Un ragazzo alla volta va sulla linea di tiro ed ha a disposizione tre frecce

può bucare non più di un palloncino.

Gli eventuali tiri rimasti entrano in un sistema di crediti.

La classe può effettuare un massimo di 90 tiri e può colpire fini a 25 palloncini.

Se tutti i bambini hanno tirato e sono rimasti dal credito dei tiri a disposizione dei palloncini ancora da colpire, si fa la conta ed i bambini tirano di nuovo seguendo l’ordine stabilito sino al termine.

Punteggio

- per ogni palloncino bucato si assegnano 20 punti

- per ogni tiro avanzato si assegnano 10 punti

ottenuto da ciascun ragazzo e si divide per il numero dei ragazzi stessi, individuando così il punteggio medio della classe.

 

 

ARCIERIGIOCANDO

PROVA STRUTTURATA PER SCUOLA MEDIA DI I° GRADO

Mezzi

n°1 Arco scuola ( senza accessori);

n° 1 Paglione;

Bersagli tipo divisione targa

Frecce

Organizzazione dello spazio

La distanza dalla linea di tiro ed il paglione è di mt. 5

Sul paglione viene fissato un bersaglio del tipo divisione targa

Organizzazione dell’attività

Un ragazzo alla volta si posiziona sulla linea di tiro ed effettua tre tiri.

Punteggio

- si sommano i punti realizzati da ciascun ragazzo della classe

- si divide il risultato totale per il numero dei ragazzi stessi e si otterrà il punteggio medio per ogni gruppo – classe.

ARCIERIGIOCANDO

PROVA STRUTTURATA PER SCUOLA MEDIA DI II° GRADO

Mezzi

n° 1 Arco scuola ( senza accessori);

n°1 Paglione,

Bersagli tipo divisione targa

Frecce

Organizzazione dello spazio

La distanza dalla linea di tiro ed il paglione è di mt. 10

Sul paglione viene fissato un bersaglio del tipo divisione targa

Organizzazione dell’attività

Uno studente alla volta si posiziona sulla linea di tiro ed effettua tre tiri.

Punteggio

- si sommano i punti realizzati da ciascuno studente della classe

- si divide il risultato totale per il numero degli studenti stessi e si otterrà il punteggio medio per ogni gruppo – classe.

 

Programma tecnico Giochi Sportivi Studenteschi

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI 2000/2001

( Il progetto tecnico generale e la circolare CONI-MPI per il 2000-2001 possono essere reperite presso i C.P.CONI o i Provveditorati agli Studi locali)

 

TIRO CON L’ARCO

Programma tecnico Scuola Media Inferiore

Fasi d’istituto e fase provinciale

Gara sia a squadre (tre studenti M/F) che individuale

Categorie distinte (I^ media / II^ e III^ media)

Bersagli di cm. 80 a 10 metri

12 serie di tiri (tre frecce per serie) per un totale di 36 frecce secondo i regolamenti Fita e Fitarco

La partecipazione delle rappresentative d’istituto alle fasi successive viene stabilita dalle C.O.P.. La rappresentativa d’istituto, maschile e femminile, è composta da 3 studenti/esse.

Fase regionale

Alla fase regionale accedono:

le prime tre rappresentative d’istituto classificate

i primi/e tre classificati/e individualmente

Gara: si svolgerà su 12 serie di tiri ( tre frecce per serie) con bersaglio da 80 cm. posto alla distanza di 15 metri, secondo i regolamenti Fita e Fitarco.

Fase nazionale

Alla fase nazionale accedono:

la rappresentativa d’istituto prima classificata maschile e femminile

il primo/a classificato individualmente

Gara: si svolgerà su 12 serie di tiri (tre frecce per serie) con bersaglio da 80 cm. posto alla distanza di 20 metri, secondo i regolamenti Fita e Fitarco.

 

Programma tecnico Scuola Media Superiore (biennio)

Fasi d’istituto e fase provinciale

Gara sia a squadre (tre studenti M/F) che individuale

Bersagli di cm. 80 a 20 metri

12 serie di tiri (tre frecce per serie) per un totale di 36 frecce secondo i regolamenti Fita e Fitarco

La partecipazione delle rappresentative d’istituto alle fasi successive viene stabilita dalle C.O.P.. La rappresentativa d’istituto, maschile e femminile, è composta da 3 studenti/esse.

Fase regionale

Alla fase regionale accedono:

le prime tre rappresentative d’istituto classificate

i primi/e tre classificati/e individualmente

Gara: si svolgerà su 12 serie di tiri ( tre frecce per serie) con bersaglio da 80 cm. posto alla distanza di 25 metri, secondo i regolamenti Fita e Fitarco.

Fase nazionale

Alla fase nazionale accedono:

la rappresentativa d’istituto prima classificata maschile e femminile

il primo/a classificato individualmente

Gara: si svolgerà su 12 serie di tiri (tre frecce per serie) con bersaglio da 80 cm. posto alla distanza di 25 metri, secondo i regolamenti Fita e Fitarco.

NORME COMUNI

Impianti e attrezzature

Le gare verranno svolte in appositi spazi all’aperto o al coperto secondo le norme previste dal R.T.F. Saranno utilizzati archi scuola con mirino ma senza accessori (stabilizzatori-clicker). I bersagli sono del tipo indoor da cm. 80

Punteggi e classifiche

Verrà redatta una classifica individuale per ogni categoria. A tutti i partecipanti verrà attribuito il punteggio corrispondente alla classifica individuale della categoria di appartenenza come segue: 1 punto al primo, 2 al secondo, 3 al terzo e così via fino all'ultimo classificato; ai ritirati e per ogni elemento delle squadre incomplete, si assegneranno tanti punti quanti sono i classificati più uno.

Parteciperanno alla fase successiva le rappresentative d'istituto prime classificate nella fase precedente più i vincitori individuali delle gare maschili e femminili per categoria se non facenti parte della squadra, secondo quanto previsto dalle competenti Commissioni Organizzatrici.

Casi di parità

In caso di parità tra due o più rappresentative d'istituto, prevarrà quella che avrà ottenuto nell'ordine i migliori piazzamenti.