Lo stage di Darfo Boario Terme organizzato dal comitato Lombardia

27/09/2012

Tipo: Territorio Disciplina: Tutte


Andrea Gabardi racconta il dodicesimo stage del comitato regionale Lombardia.


Dal 28 luglio al 5 agosto 2012 si è svolto a Darfo Boario Terme (BS) il dodicesimo stage estivo regionale di tiro con l’arco, organizzato dal Comitato Regione Lombardia: un gran successo, come sempre! Il solito gruppo di lavoro è stato gestito dal Presidente, Francesco Mapelli, e dal Vicepresidente, Luciano Ravazzani, che con la sua passione, la sua grinta e la sua intraprendenza ha fatto sì che lo stage sia riuscito al meglio.

Infatti, il clima sereno, tranquillo e rilassato, che i responsabili sono riusciti a creare, è stato indispensabile per instaurare un rapporto di fiducia e amicizia con i ragazzi, molti dei quali non solo erano alla loro prima esperienza lontano da casa e dai propri genitori, ma erano anche alle prime armi nel tiro con l’arco!

Come ormai da sei anni a questa parte, lo stage è stato ospitato dall’Hotel “Il Castellino”, nei pressi del quale si trovano le strutture messe a disposizione del Comitato Regione Lombardia dalla Compagnia Arcieri Alabarde Camune, ovvero un ampio campo all’aperto ed un divertente percorso H&F. Quest’anno hanno preso parte allo stage regionale ben 37 ragazzi di età, classi e divisioni differenti, così suddivisi: 3 JM, 6 AM e 1 AF, 12 RM e 6 RF, 5 GM e 4 GF.
Per seguire i 37 ragazzi sono stati chiamati 6 tecnici regionali con differenti qualifiche (Lorenzo Castoldi, Marco Ferrari, Andrea Gabardi, Emilio Laudari, Giuseppe Milesi e Antonio Pietra), supervisionati e coordinati da Luciano Ravazzani. Agli istruttori di specialità è stato affiancato, come ormai da “tradizione”, un preparatore atletico CONI, Claudio Bizzari, docente ed esperto della Scuola Regionale dello Sport, supportato nella parte informatica e statistica dalla dott.sa Alessandra Pandolfi.

Lo stage è iniziato sabato 28 luglio in tarda mattinata con le presentazioni dei tecnici, dei vari atleti e del programma di massima previsto per la settimana. A seguire pranzo e suddivisione dei ragazzi nelle camere, mentre nel pomeriggio si è svolta una gara amichevole sul campo targa alla distanza “lunga delle corte” (con visuale da 80 cm) a seconda delle varie classi di gara e comprensiva di regolare marcatura dei punti e degli impatti: il test è stato effettuato per rilevare lo stato di preparazione degli atleti nella propria specialità all’inizio dello stage (ossia, “in entrata”, da confrontare con i risultati ottenuti successivamente “in uscita”).

Inoltre, la gara iniziale, insieme alle analisi del caso effettuate durante la competizione, ha permesso allo staff tecnico di suddividere i ragazzi in quattro gruppi (ripartiti per età e livello tecnico), così da poter lavorare nel modo più adeguato con tutti gli atleti presenti. Sempre nell’ottica del monitoraggio dei risultati di specialità ottenuti rispetto alla condizione di partenza, venerdì 3 agosto è stata organizzata una gara amichevole sul campo H&F con 12 piazzole a distanze conosciute: i risultati sono stati sorprendenti, dal momento che pochi degli arcieri presenti avevano già provato questa specialità e che nonostante ciò la disciplina sia stata molto apprezzata e seguita da tutti i partecipanti.

Domenica 29 luglio, invece, i ragazzi hanno affrontato i test attitudinali curati dal preparatore atletico, Claudio Bizzari, effettuati allo scopo di verificare lo stato di preparazione fisica generale dei partecipanti. Oltre a ciò, sono stati effettuati tutti i rilevamenti tecnici del caso, per verificare il tipo di attrezzatura utilizzata da ogni singolo arciere: i dati archiviati sono stati confrontati con la documentazione degli anni precedenti, ove disponibile, al fine di evidenziare il processo di evoluzione nella tecnica di tiro e nell’uso dei diversi componenti arcieristici.

In più, come già anticipato, i test condizionali sono stati ripetuti il sabato successivo, prima della fine dello stage, così da poter valutare in entrata e in uscita le capacità fisiche e motorie degli atleti, oltre ad eventuali miglioramenti.
Tutti i gruppi hanno lavorato a rotazione nel corso della settimana sia sul campo targa, sia sul percorso di campagna, sia sulla preparazione atletica in palestra. In merito al campagna, dopo un’introduzione sulle specificità dell’H&F e sul controllo del mirino, il team di istruttori ha spiegato ai giovani partecipanti le principali posizioni di tiro e le tecniche di identificazione della distanza attraverso il confronto con il diametro della visuale, ponendo particolare attenzione agli arcieri che non avevano mai praticato questa disciplina. In palestra, invece, sono stati illustrati diversi esercizi di riscaldamento e defaticamento, oltre ad elementi di training volti al potenziamento sia fisico, sia a livello di coordinazione nei movimenti, il tutto sotto l’attenta supervisione del preparatore atletico. Per quel che riguarda il lavoro effettuato sul campo targa, infine, gli istruttori hanno proposto una serie di attività volte a migliorare la tecnica arcieristica dei diversi atleti ed a curare quegli aspetti dell’azione di tiro in cui si erano evidenziate eventuali lacune.

Il lavoro sul campo targa è stato anche affiancato da momenti di rifinitura e perfezionamento dell’azione di tiro ad alto livello, infatti, gli istruttori hanno registrato diversi filmati dei vari atleti, usufruendo anche di strumenti che memorizzano video ad alta velocità (almeno uno per atleta). I materiali più interessanti sono poi stati proiettati ed analizzati in appositi momenti di riflessione, svolti insieme a tutti i ragazzi, che hanno permesso a molti degli arcieri presenti di rendersi conto degli errori e/o delle mancanze che penalizzano la loro azione di tiro. A seguito dell’interesse riscontrato da queste attività, approfittando anche di una mattina di pioggia, gli istruttori hanno fatto una breve lezione teorica contenente specifici elementi sulla posizione e sulla sequenza di tiro, che ha entusiasmato molti dei giovani arcieri presenti e che ha dato buoni frutti, visto che diversi partecipanti hanno voluto provare a mettere in pratica sul campo di tiro quanto visto insieme “in classe”!

Ma lo stage non è solo un periodo di full immersion nel tiro con l’arco. Dopo cena lo staff tecnico ha organizzato una serie di divertenti giochi (dalla caccia la tesoro all’orienteering, passando per i giochi senza frontiere, un accesissimo torneo di baseball e una divertentissima sfilata di moda) e una serata di tiro in notturna che hanno permesso a molti ragazzi di socializzare tra loro, per provare a divertirsi stando tutti in compagnia… ma alla fine, alle 23, tutti in camera, come sempre!

Sempre nell’ambito delle attività “ricreative” affiancate all’intenso lavoro svolto, a metà della settimana (ossia, mercoledì 1 agosto) il Vicepresidente ed il Presidente del Comitato Regione Lombardia hanno organizzato una gita alle miniere di siderite della Val di Scalve, poco lontano da Boario Terme: per un paio d’ore ragazzi e accompagnatori sono entrati nelle viscere della montagna, rivivendo le dure esperienze di vita dei minatori di un tempo, che iniziavano a lavorare tra le gallerie quando avevano più o meno l’età dei nostri giovani arcieri. Una bella differenza rispetto al mondo edulcorato dei sette nani o alle comodità di oggi, ma anche una giornata decisamente diversa rispetto al normale programma dello stage… insomma, una mattinata finalmente al fresco! Nel pomeriggio, invece, si è svolta la gara di rilevazione intermedia, volta sempre a verificare i miglioramenti degli arcieri partecipanti: durante la competizione amichevole una troupe di TeleBoario ha filmato le attività, dopo aver intervistato il Presidente, Francesco Mapelli, il Vicepresidente, Luciano Ravazzani, e alcuni atleti.

Oltre al lato dei risultati ottenuti nell’immediato, lo staff tecnico ha curato anche gli aspetti che riguardano il proseguimento del lavoro svolto durante i 10 giorni passati insieme, consegnando a ciascun partecipante due apposite schede report, una di natura tecnica ed una atletica, il cui scopo è sollecitare i ragazzi a continuare a migliorare le proprie capacità anche nel lungo periodo. Infatti, nel report tecnico sono stati segnalati tutti i dati rilevati e riguardanti l’attrezzatura e l’impostazione dell’arciere, oltre ad una serie di utilissimi consigli di lavoro volti a far proseguire le attività svolte anche presso la propria Società di appartenenza, sotto la supervisione del relativo tecnico di riferimento. Nel report atletico, invece, sono stati evidenziati i risultati dei test di entrata e di uscita, a cui si accompagnano alcune considerazioni appositamente formulate dal preparatore CONI per stimolare l’atleta a migliorare la propria preparazione fisica generale.

Tutta la documentazione prodotta (report, foto e filmati) è stata consegnata ai partecipanti al termine dello stage, insieme ad un diploma di partecipazione. In più, per stimolare una sana competizione tra i ragazzi, lo staff tecnico ha deciso di elaborare due classifiche, a partire dai risultati delle gare e dei test attitudinali, premiando impegno e costanza durante lo stage: alla fine hanno ricevuto il premio di miglior atleta maschile e femminile Chiara Lardini e Alessandro Natali, il quale ha ritirato anche la coppa di miglior arciere insieme a Caccia Sofia. I quattro podi (miglior atleta maschile e femminile, miglior arciere maschile e femminile) sono stati premiati il giorno della chiusura dello stage alla presenza dei genitori, dei responsabili della Società ospitante (“Compagnia Arcieri Alabarde Camune”) e dell’Assessore allo Sport del Comune di Darfo Boario Terme, Giacomo Franzoni, delegato a partecipare all’evento conclusivo dal Sindaco.

Oltre a tutto ciò che di positivo è già stato detto, permettetemi una piccola nota di vanto: per la prima volta in 12 anni quest’estate ha preso parte allo stage anche un giovane arciere del Comitato Provinciale di Bolzano che, nonostante conoscesse poco i suoi compagni, si è subito integrato, lavorando con impegno e dedizione, in piena armonia con il resto del gruppo giovanile “lombardo”… spero proprio che si sia portato a casa un buon ricordo di questa esperienza! Di sicuro, per me è stata un’ottima esperienza, sia dal punto di vista tecnico, sia educativo ed è ormai da 12 anni che questa iniziativa continua a trovare riscontri positivi anche in termini di risultati. Infatti, è anche grazie allo stage unito all’attività regionale che negli ultimi anni il settore giovanile del Comitato Regione Lombardia è saldamente ai vertici delle principali manifestazioni in tutta Italia!
Pronti allo stage numero 13?



News Gallery



Torna indietro