FEDERAZIONE ITALIANA DI TIRO CON L’ARCO
Settore Tecnico
Commissione Formazione Quadri
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REGOLAMENTO ATTUATIVO DEI CORSI PER ISTRUTTORI
(Marzo 2002)
Qualifica
ISTRUTTORE DI I LIVELLO
FIGURA PROFESSIONALE, COMPITI E OBIETTIVI
L'istruttore di I livello si configura come un Tecnico di Società, abilitato ad avviare neofiti alla pratica del Tiro con l'arco ed a promuovere l’inserimento degli allievi nelle strutture della Società.
Le conoscenze acquisite devono consentirgli di:
Insegnare la struttura base del gesto tecnico, seguendone l'evoluzione finché l'allievo riproduca il modello di tiro in modo globalmente corretto.
Programmare un corso d’avviamento alla pratica di tiro con l'arco.
Seguire l’allievo fino al pieno raggiungimento degli obiettivi del corso.
Allestire una sala o un campo per svolgervi le lezioni, con attenzione alla sicurezza degli allievi e di estranei.
Scegliere il materiale per l’avviamento ai corsi e mantenerlo efficiente.
Fornire indicazioni agli allievi per l'acquisto di materiali personali e approntare una prima messa a punto.
In particolare, alla fine del corso, l'istruttore di I livello metterà ogni allievo in grado di:
Eseguire il gesto tecnico, con relativa fluidità ed economicità, sugli assi orizzontale e verticale.
Riconoscere l'inizio e la fine del gesto tecnico nei suoi parametri spazio - temporali.
Ripristinare con precisione i riferimenti tattili e visivi del tiro.
Organizzare adeguatamente la propria sequenza di tiro.
NORMATIVA PER L'ISTITUZIONE DI CORSI PER LA FORMAZIONE DI ISTRUTTORE DI I LIVELLO
1 - SOGGETTI ORGANIZZATORI.
1.1 - Ogni Comitato Regionale singolarmente o in collaborazione con altri Comitati, con cui coordinerà l'iniziativa, può istituire corsi di formazione per Istruttori di I livello, in relazione alle necessità di sviluppo del proprio settore tecnico.
1.2 - I corsi saranno tenuti preferibilmente con un numero di partecipanti non inferiore a 10 e non superiore a 30.
2. - MODALITÀ ORGANIZZATIVE
2.1 - Almeno 60 gg. prima dell'effettuazione del corso, il Comitato Regionale organizzatore comunica alla Commissione Formazione Quadri (C.F.Q), per la relativa approvazione:
a) Comitati aderenti.
b) N° corsisti ammessi
c) Date di effettuazione del corso e degli esami
d) Orari
e) Programmi (solo se si apportano variazioni al piano di studi definito dal presente R A)
f) Sede/i. (aule e impianti sportivi)
g) Docenti e relative materie impartite.
h) Composizione della Commissione d'esame.
2.2 - Entro 15 gg. dalla data di effettuazione degli esami, il C.R. organizzatore trasmettono l'esito degli stessi con i nominativi degli allievi abilitati e le relative attribuzioni di voto sia alla C.F.Q, sia ai singoli corsisti. Il CR consegnerà inoltre agli abilitati un diploma che certifichi qualifica raggiunta, l’anno di conseguimento e il numero di ore di lezione dell’intero corso.
2.3 - Chi ha conseguito la qualifica è iscritto di diritto nel Ruolo dei Tecnici Fitarco a norma dell’Art. 3 del Regolamento dei Tecnici Federali e d’ufficio è inserito nell’Albo dei Tecnici Federali a norma dell’Art. 4 del medesimo regolamento.
2.4 - La qualifica ha decorrenza dalla data d’iscrizione degli abilitati nel Ruolo dei Tecnici Federali e, in ogni caso, dal 15° giorno seguente la trasmissione dell’esito positivo alla CFQ.
2.5 - La C.F.Q ha la facoltà di verificare, attraverso propri delegati, l'andamento dei corsi e degli esami, preavvertendo il C.R. organizzatore.
3. - REQUISITI DI AMMISSIONE - DOCUMENTAZIONE
3.1 - I requisiti per l'ammissione al corso di Istruttore di I livello sono stabiliti dall’Art.7 del Regolamento Tecnici Federali.
3.2 - Chi dispone dei requisiti può fare domanda al proprio C.R. per l'ammissione al corso, compilando e sottoscrivendo l'apposito modulo d'iscrizione.
3.3 - Il C.R., accertata la veridicità dei dati forniti nella domanda, ammette il candidato, previo il pagamento della quota di iscrizione prevista.
4. - MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEL CORSO - DOCENTI - PIANO DI STUDI
4.1 - I corsi di Istruttore di I livello prevedono un programma complessivo di almeno 32 ore più lo svolgimento degli esami finali, così distribuito:
Materie di studio |
Ore di lezione |
a) Tecnica di tiro (ricurvo, compoud, arco nudo) |
14 ore |
b) Materiali e loro messa a punto |
8 ore |
c) Metodologia dell'insegnamento |
8 ore |
d) Regolamenti Federali |
2 ore |
e) Esami Pratici – scritti - orali |
Tempo necessario |
Ore eventualmente aggiunte al numero minimo dovranno essere destinate alla parte pratica.
4.2 - Gli insegnamenti saranno tenuti da Docenti inseriti nell’elenco ufficiale emanato dalla C.F.Q e regolarmente iscritti all'Albo dei Tecnici Federali.
La parte generale di Metodologia dell’insegnamento può essere svolta anche da Docenti della Scuola dello Sport, previo accordo dei C.R con i responsabili CONI Regionali.
Il programma di Regolamenti Federali sarà svolto di preferenza da un componente del settore arbitrale.
4.3 - Il corso si articola secondo il piano di studi definito dalla C.F.Q e di seguito riportato.
La C.F.Q potrà autorizzare le eventuali variazioni al piano, che i C.R. organizzatori faranno pervenire preventivamente e in modo dettagliato con il modulo di indizione del corso (Vedi punto 2.1, e). La C.F.Q. si riserva la facoltà di non accettare variazioni che possano modificare sostanzialmente il piano di studi previsto.
5. - MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLE PROVE D'ESAME - PARTECIPAZIONE - PROVE VALUTAZIONE
5.1 - Le prove d'esame non potranno svolgersi prima di 7 gg. dalla fine delle lezioni, ma dovranno essere completate entro 30 gg. dalla stessa data.
5.2 - Possono sostenere l'esame solo i corsisti che hanno frequentato non meno dell’80% delle ore dell'intero corso.
5.3 - L'esame si compone di:
a) Una prova pratica di tiro |
Tempo necessario |
Prova pratica di tiro: il candidato deve poter eseguire dei tiri (non centri), con tecnica corretta e deve saper dimostrare personalmente i fondamentali di tiro. |
|
b) Una prova scritta |
Max. 2 ore |
Nella prova scritta: sarà proposto un questionario a risposte chiuse contenente almeno 20 domande su temi tecnici, 10 domande sull'attrezzatura e messa a punto, 5 domande sui regolamenti. |
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c) Un colloquio orale |
Tempo necessario |
Prova orale. La Commissione esaminatrice dovrà accertare che il candidato, tra l'altro: |
|
5.4 - Valutazione delle prove scritte e orali. Ognuna delle prove andrà valutata come insufficiente, sufficiente, buona; il voto finale consisterà in una valutazione globale delle prove del candidato
5.5 - Qualora le capacità esecutive e la dimostrazione del gesto tecnico nella prova pratica risultassero molto carenti, anche in presenza di prove orali e scritte sufficienti o buone, esse daranno luogo ad esito negativo degli esami.
5.6 - Fanno generalmente parte della commissione giudicante tutti coloro che hanno svolto attività di docenza sia nelle discipline FITARCO sia per la parte riservata alla Scuola dello Sport del CONI o a docenti esterni la FITARCO
6 - PROGRAMMI DIDATTICI
Premessa: quantunque il Corso verta principalmente sull’arco ricurvo, il o i docenti affronteranno egualmente gli aspetti della tecnica di tiro dell’arco compound ed dell’arco nudo, mettendo in evidenza gli elementi di corrispondenza tra le tre divisioni e quelli che creano discontinuità, in modo da fornire agli Istruttori un livello di competenza sufficiente ad introdurre i futuri allievi anche in queste specialità. Analoga attenzione sarà posta anche nella trattazione dei materiali.
6.1 - TECNICA DI TIRO (14 ore)
La suddivisione oraria è solo suggerita; il docente, nell'ambito delle 14 ore potrà approfondire maggiormente un tema e meno un altro, senza tuttavia trascurarne alcuno, tenendo in debito conto le domande dei corsisti e il loro livello di conoscenze di base.
La suddivisione oraria è stata comunque pensata in modo che la parte teorica di ogni tema non ecceda il 30%, massimo il 50%, dell'intero tempo a disposizione. Con essa si aprirà il tema, cui seguirà una fase pratica in cui il docente coinvolgerà il più possibile i corsisti, facendo provare i fondamentali e alcuni esercizi proposti anche dai testi di riferimento (in bibliografia), aiutandoli a scegliere e preparare e mettere a punto il materiale cercando, attraverso continue domande, di mettere in luce problemi, difficoltà di comprensione, fraintendimenti.
Nella fase finale di ogni lezione il tema sarà ricapitolato in sintesi fornendo le spiegazioni che ancora si rendessero necessarie.
6.2 - ELEMENTI DI BASE (1 ora)
a) Cenni sulla storia e sviluppo del tiro con l'arco
b) L'arco nomenclatura e caratteristiche dei vari modelli
c) Le frecce: caratteristiche principali e tipi
d) Gli accessori principali
6.3 - LA SICUREZZA (1 ora)
a) La sicurezza nell’attrezzatura
b) La sicurezza nell’abbigliamento
c) La sicurezza durante il tiro
d) La sicurezza dopo il tiro
f) Il controllo delle misure di sicurezza
6.4 - L'APPRENDIMENTO DELLA TECNICA DI TIRO: LA MIMESI DEL GESTO TECNICO (1 ora)
a) Perché mimare - come mimare - cosa mimare.
b) Mimare la tecnica di base nelle Fasi di: - Posizionamento - Trazione e Mira - Rilascio e F-T.
c) Le esercitazioni di tecnica mimata.
d) Il controllo della tecnica mimata.
6.5 - L'APPRENDIMENTO DELLA TECNICA DI TIRO: L'ESECUZIONE DEL GESTO TECNICO (3 ore)
a) La costruzione della posizione a " T " nelle Fasi di tiro e degli altri fondamentali.
b) Le esercitazioni di rinforzo.
c) Il controllo dell'apprendimento dei fondamentali della tecnica.
6.6 - L'APPRENDIMENTO DELLA TECNICA DI TIRO: IL PERFEZIONAMENTO ESECUTIVO (3 ore)
a) Il rilassamento delle mani.
b) L’abbassamento delle spalle.
c) Il ruolo della muscolatura dorsale.
d) La pre-trazione come facilitatore dell’allineamento.
e) Il rilascio come risposta al rilassamento dei muscoli flessori.
f) Le esercitazioni.
g) Il controllo della tecnica perfezionata.
6.7 - L'APPRENDIMENTO DELLA TECNICA DI TIRO: IL MIRINO E LA MIRA (2 ore)
a) L’uso del mirino e gli allineamenti.
b) Il perfezionamento della mira.
c) Il mantenimento dell’azione di mira.
d) Gli esercizi.
e) Il controllo della gestione della mira.
6.8 - IL RILEVAMENTO DEGLI ERRORI TECNICI (3 ore)
a) L'individuazione dell’errore tecnico relativo ai fondamentali con il metodo dell'impatto delle frecce sul bersaglio.
b) L’errore tecnico, i consigli e il piano di lavoro per migliorare la tecnica.
7 – MATERIALI: la SCELTA - MESSA A PUNTO MANUTENZIONE (8 ore)
7.1 - L'ATTREZZATURA DI BASE PER INIZIARE - CRITERI GENERALI
Nell'affrontare questo argomento va ribadito che la scuola deve disporre di archi e di simulatori di tiro (es. elastici) che consentano agli allievi l'acquisizione del gesto tecnico senza gli impedimenti dovuti a difficoltà di trazione. Indicativamente gli elastici saranno molto morbidi, gli archi preferibilmente lunghi (minimo 66") e con libbraggi da 15# a 25 #. Ciò vale naturalmente qualora la scuola di tiro non sia finalizzata ad una sola tipologia di allievi, come ad esempio solo adulti o solo ragazzi; in tali casi, sempre indicativamente, si doterà la scuola di archi da 15# a 20# per ragazzi e da 20# a 25 # per adulti. Il criterio fondamentale di attribuzione sarà legato alla capacità di eseguire correttamente le indicazioni tecniche proposte. Anche i passaggi a libbraggi più elevati sono legati alla corretta acquisizione del lavoro proposto e alla capacità di eseguire altrettanto correttamente quello successivo. Accanto alla indicazione dei materiali da trattare è suggerito anche un criterio orientativo di scelta o di utilizzo degli stessi.
a) Quantità e qualità dei materiali.
b) Descrizione dell'arco - parte Centrale (riser) e Flettenti (limbs).
c) Scegliere l’altezza dell’arco.
d) Scegliere il libbraggio dell’arco (misura teorica e misura effettiva).
e) Scegliere il verso dell’arco (determinazione dell’occhio dominante e cenni di lateralità).
f) Scelta della corda: materiali - numero di fili - lunghezza - montaggio sull'arco.
g) La misura del brace-height, significato e variazioni
h) La determinazione del punto di incocco nella fase preliminare della messa a punto.
i) Il poggia freccia (rest): tipi, funzione, posizionamento sull'arco.
j) Il mirino: tipi e funzione. Montaggio.
k) Gli accessori: descrizione di parabraccio, paradita, dragonne, pettorina, faretra, visette, soucette.
l) Le frecce: descrizione; tipologia; montaggio delle cocche, delle penne, e delle punte sull’asta, con la determinazione della lunghezza.
m) L'allungo dell'arciere: determinazione della misura effettiva e di quella di sicurezza.
n) La scelta della freccia: nozione di "paradosso della freccia" e del grado di flessibilità (spine) della freccia.
o) Scelta della freccia con l'uso delle tabelle.
p) Bottone ammortizzatore di pressione: cenni sul funzionamento e la regolazione.
q) Scheda di dati personali e del materiale per iniziare al tiro.
7.2 - CRITERI GENERALI PER LA SCELTA DEL MATERIALE PERSONALE DELL'ALLIEVO.
(Si suggeriscono alcuni criteri generali, che il docente del Corso avrà cura di approfondire, che fungano da premessa a ogni scelta di materiale).
7.2.1 - ARCO
- Libbraggio: tale che consenta un’esatta esecuzione tecnica, indipendentemente dalla distanza di tiro.
- Altezza: in relazione all’allungo effettivo, dato il libbraggio.
- Qualità: in rapporto all’intercambiabilità dei flettenti, all'evoluzione tecnica, alla disponibilità sul mercato, alla disponibilità finanziaria dell'allievo, ai suoi obiettivi arcieristici, ai suoi gusti.
7.2.2 - FRECCE
- Qualità in relazione al livello d’abilità esecutiva raggiunta.
7.2.3 - PARADITA (TAB)
- Da subito di buona qualità; prodotti in serie e almeno in numero di 2, da alternare costantemente nell'uso.
7.2.4 - SGANCI
- Meccanici
7.2.5 - PARABRACCIO
- Dimensionato alle problematiche dell'allievo.
7.2.6 - MIRINO
- Deve consentire regolazioni micrometriche nei due sensi.
7.2.7 - STABILIZZAZIONE
- Deve essere completata progressivamente, in relazione alle capacità di gestione dell’allievo.
7.2.8 - BOTTONE AMMORTIZZATORE
- Di buona qualità e di facile regolazione.
7.2.9 - SCARPE
- Idonee a fornire la stabilità necessaria al corretto posizionamento - Fondo piatto, ampio, rigido.
7.3 - LA MESSA A PUNTO DELL’ATTREZZATURA DIDATTICA ESEGUITA DALL’ ISTRUTTORE.
7.3.1 - FASE STATICA
a) Determinazione del brace-height
b) Posizionamento del rest.
c) Posizionamento preliminare del punto di incocco.
d) Posizionamento del mirino.
e) Allineamento della freccia - corda - arco .
7.3.2 - FASE DINAMICA
a) Regolazione del punto di incocco con frecce impennate (test di Hamilton effettuato tirando a 2 metri e mirando ad un punto all’altezza degli occhi).
7.4 - LA MESSA A PUNTO DELL'ATTREZZATURA PERSONALE DELL'ALLIEVO
Oltre ai punti a, b, c, d, nella fase statica si curerà anche:
a) Il posizionamento e regolazione del bottone ammortizzatore e l’allineamento della freccia - corda - arco.
b) Il posizionamento della visette ed eventualmente degli stabilizzatori.
c) Registrazione della lunghezza - posizione e sensibilità dello sgancio meccanico.
7.5 - FASE DINAMICA: IN RELAZIONE ALLA ABILITA' DELL'ALLIEVO
a) Regolazione del punto di incocco con frecce impennate (test di Hamilton effettuato tirando a 2 metri e mirando ad un punto all’altezza degli occhi)
b) Regolazione del punto di incocco con l'asta spennata.
c) Regolazione del bottone ammortizzatore con il metodo della spennata
7.6 - LA MANUTENZIONE DEL MATERIALE
a) Dell'arco
b) Delle Frecce
c) Delle corde
d) La sostituzione del rest.
8 - PROGRAMMA DI METODOLOGIA DELL’INSEGNAMENTO (8 ore)
8.1 - L'ORGANIZZAZIONE DEL CORSO PER NEOFITI (2 ore)
a) Il ruolo dell’istruttore di I livello.
b) L’accoglienza e il comportamento.
c) L’allestimento del luogo in cui si tengono le lezioni.
d) Il materiale per iniziare.
e) L’impostazione didattica in relazione ad adulti o giovani.
f) La durata e la frequenza in relazione agli obiettivi.
g) Il riscaldamento iniziale e l’allungamento
h) L’utilizzo degli ausili audiovisivi
Nel delineare i punti su esposti, il docente sottolineerà che l’impegno dell’istruttore non si esaurisce nell’organizzazione di corsi, che rappresentano solo una prima fase di formazione e acquisizione di abilità semplici, ma nel far conseguire e consolidare abilità complesse per le quali è richiesto un processo di lunga durata e dunque obbligano il tecnico e la Società ad assistere l’allievo nel tempo, come avviene in tutti gli sport avanzati sul piano organizzativo e didattico, si pensi al nuoto o al judo in cui l’allievo è accompagnato dall’istruttore a superare le tappe che lo portano a perfezionare le tecniche fino ad avviare all’agonismo vero e proprio. Si può ipotizzare che l’istruttore possa fornire, con l’iscrizione alla Società, un pacchetto di servizi per un intero anno che comprendano oltre che il corso iniziale di un certo numero di ore, anche l’assistenza tecnica per almeno due volte alla settimana e per un dato numero di mesi, fino al consolidamento dei fondamentali e un successivo periodo di almeno un giorno alla settimana fino il perfezionamento delle abilità.
8.2 - NOZIONI SULL'APPRENDIMENTO MOTORIO (6 ore)
Le capacità motorie - in particolare:
a) le capacità coordinative e la flessibilità cui andrà affiancato un breve programma teorico-pratico di esercizi di allungamento.
Cenni sulla elaborazione delle informazioni.
L’apprendimento motorio - in particolare:
a) Lo stadio verbale - cognitivo.
b) Lo stadio motorio.
c) Lo stadio autonomo (cenni).
La didattica del tiro con l’arco:
a) Il metodo globale e quello analitico.
b) Gli obiettivi didattici
c) Come presentare il compito
d) I fattori di apprendimento motorio
- La quantità
- L’individualizzazione
- La variabilità
- L’organizzazione
- La correzione dell’errore
e) La programmazione dell’insegnamento
9) - REGOLAMENTI (2 ore)
A) Ruolo e funzioni dell'arbitro.
B) La visita medica.
C) FITARCO Pass.
D) Classi - divisioni - categorie.
E) Tipi di gare; indoor; campagna; FITA; Indicando per ognuno bersagli, distanze, tempi.
F) Interventi in caso di rottura dei materiali e dei rimbalzi.
G) La valutazione dei punti sul bersaglio e la compilazione di una tabella segnapunti.
H) Materiale consentito e non consentito nella varie Divisioni.
MATERIALE DIDATTICO SUGGERITO PER SEGUIRE I CORSI E PREPARARE GLI ESAMI DI ISTRUTTORE DI I LIVELLO
L’elenco del materiale qui presentato non è esaustivo e può essere opportunamente integrato con quello che i Docenti riterranno più opportuno e/o più aggiornato o facilmente disponibile.
Ai corsisti saranno forniti i testi indispensabili per poter seguire utilmente il corso
* "IL TIRO CON L’ARCO" di Haywood e Lewis. Ed. SSS-Roma 1995, specialmente le parti relative a:
a) L'equipaggiamento di base.
b) Prepara il corpo al successo e i capitoli :1,2,3,4,5,6,7,8,13,16,17,18.
* "INSEGNARE IL TIRO CON L’ARCO" di Haywood e Lewis. Ed. SSS-Roma 1995, specialmente le parti relative a:
a) Prepara la classe al successo e i capitoli :1,2,3,4,5,6,7,8,13,16,17,18.
* "GUIDA TECNICA C.A.S." di C.Robazza e S.Vettorello. A cura del CONI Divisione Centri Giovanili; Roma 1995, specialmente le parti relative a:
a) L'elaborazione delle informazioni.
b) L'apprendimento motorio: stadio verbale - cognitivo, stadio motorio stadio autonomo.
c) La didattica del tiro con l'arco.
d) La programmazione.
* "LE CAPACITÀ COORDINATIVE: DEFINIZIONE E POSSIBILITÀ DI SVILUPPARLE" di Dietrich D.Blume.(1988).Rivista Didattica del movimento 4 ,. 60-83.
* "ARCHERY" , Easton .Ultima edizione in versione Italiana.(Tabelle e messa a punto del volo delle frecce).
* "TIRO CON L'ARCO",videocassette; vol. 1 e 2. Consulenza tecnica di S. Spigarelli; Ed. Columbia Tri Stars.
* REGOLAMENTI FEDERALI.
Qualifica
ISTRUTTORE DI II LIVELLO
FIGURA PROFESSIONALE, COMPITI E OBIETTIVI
L’Istruttore di II livello si configura come un tecnico che, oltre ad avviare i neofiti alla pratica del Tiro con l’Arco, è abilitato a preparare e ad assistere gli arcieri per la pratica agonistica.
Le conoscenze acquisite devono quindi consentirgli di:
Insegnare a riprodurre il gesto tecnico in modo fluido ed economico, adattandolo allo sviluppo della struttura fisica, delle capacità motorie e mentali del singolo allievo.
Insegnare a trasferire le acquisizioni tecniche in un contesto agonistico.
Perfezionare e consolidare il gesto tecnico dell’atleta, affinché egli possa riprodurlo correttamente, anche in situazioni di gara, difficili o variate.
L’istruttore di II livello dovrà inoltre essere in grado di:
Programmare adeguatamente le attività per conseguire obiettivi tecnici, mentali e fisici, attraverso metodologie ed esercitazioni variate.
Scegliere, montare e mettere a punto il materiale per lo svolgimento dell’attività agonistica.
NORMATIVA PER L’ISTITUZIONE DI CORSI PER LA FORMAZIONE DI ISTRUTTORE DI II LIVELLO
1.1 - Ogni Comitato Regionale singolarmente o in collaborazione con altri Comitati, con cui coordinerà l'iniziativa, può istituire corsi di formazione per Istruttori di II livello, in relazione alle necessità di sviluppo del proprio settore tecnico.
1.2 - I corsi saranno tenuti preferibilmente con un numero di partecipanti non inferiore a 10 e non superiore a 30.
2. MODALITÀ ORGANIZZATIVE
2.1 - Almeno 60 gg. prima dell'effettuazione del corso, il Comitato Regionale organizzatore comunica alla Commissione Formazione Quadri (C.F.Q), per la relativa approvazione:
a) Comitati aderenti.
b) n° corsisti ammessi
c) Date di effettuazione del corso e degli esami
d) Orari.
e) Programmi ( solo se si apportano variazioni al piano di studi definito dal presente R A).
f) Sede/i. ( aule e impianti sportivi)
g) Docenti e relative materie impartite.
h) Composizione della Commissione d'esame.
2.2 - Entro 15 gg. dalla data di effettuazione degli esami, i C.R. organizzatori trasmettono l'esito degli stessi con i nominativi degli allievi abilitati e le relative attribuzioni di voto sia alla C.F.Q, sia ai singoli corsisti . Il CR assegnerà agli abilitati un diploma che certifichi qualifica raggiunta, l’anno di conseguimento e il numero di ore di lezione dell’intero corso.
2.3- Chi ha conseguito la qualifica è iscritto di diritto nel Ruolo dei Tecnici Fitarco a norma dell’Art. 3 del Regolamento dei Tecnici Federali e d’ufficio è inserito nell’Albo dei Tecnici Federali a norma dell’Art. 4 del medesimo regolamento.
2.4 - La qualifica ha decorrenza dalla data d’iscrizione degli abilitati nel Ruolo dei Tecnici Federali e, in ogni caso, dal 15° giorno seguente la trasmissione dell’esito positivo alla CFQ.
2.5 - La C.F.Q ha la facoltà di verificare, attraverso propri delegati, l'andamento dei corsi e degli esami, preavvertendo il C.R. organizzatore.
3. REQUISITI DI AMMISSIONE - DOCUMENTAZIONE
3.1 I requisiti per l'ammissione al corso di Istruttore di II Livello sono stabiliti dall’Art. 7 del Regolamento Tecnici Federali
3.2 Chi dispone dei requisiti richiesti può fare domanda al proprio C.R. per l’ammissione al corso, compilando e sottoscrivendo l’apposito modulo d’iscrizione.
3.3 Il C.R., accertata la veridicità dei dati forniti nella domanda, ammette il candidato, previo il pagamento della quota di iscrizione prevista.
4. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEL CORSO - DOCENTI - PIANO DI STUDI
4.1 I corsi di Istruttore di II livello prevedono un programma complessivo di almeno 56 ore, più lo svolgimento degli esami finali, così distribuito :
Materie di studio |
Ore di lezione |
Tecnica di tiro ( ricurvo, compound, arco nudo) |
20 ore |
Materiali e loro messa a punto |
10 ore |
Nozioni elementari di biologia dello sport e di anatomia applicata all'arco |
6 ore |
Nozioni di Metodologia dell’allenamento generale e applicata al Tiro con l’arco |
6 ore |
La preparazione condizionale nel tiro con l'arco |
3 ore |
La preparazione mentale nel tiro con l'arco |
4 ore |
La preparazione tecnica nel tiro con l'arco |
5 ore |
Regolamenti Federali |
2 ore |
Esami pratici – scritti – orali |
tempo necessario |
Ore eventualmente aggiunte al numero minimo dovranno essere destinate alla parte pratica.
4.2 - Gli insegnamenti saranno tenuti da Docenti inseriti nell’elenco ufficiale emanato dalla C.F.Q e regolarmente iscritti all’Albo dei Tecnici Federali.
Per discipline come metodologia dell’allenamento generale, oppure la preparazione mentale nel Tiro con l’arco o per le nozioni biologia e di anatomia applicata all’arco, il C.R può servirsi anche di Docenti della Scuola dello Sport del CONI, o di specialisti.
Solo nel caso in cui, per lo svolgimento di parti di programma , non ci fossero docenti disponibili, il C.R interesserà la C.F.Q , almeno 30 gg. prima dell’inizio dello svolgimento del corso, per il reperimento dei medesimi. Il C.R curerà comunque la definizione del rapporto di docenza (tempi, orari, e eventuale pagamento della prestazione, spese, ecc.)
Il Programma di Regolamenti sarà svolto di preferenza da un componente del settore arbitrale.
4.3 Il corso si articola secondo il piano di studi definito dalla C.F.Q e di seguito riportato.
La C.F.Q potrà autorizzare le eventuali variazioni al piano, che i C.R. organizzatori faranno pervenire preventivamente e in modo dettagliato con il modulo di indizione del corso (Vedi punto 2.1, e). La C.F.Q. si riserva la facoltà di non accettare variazioni che possano modificare sostanzialmente il piano di studi previsto.
5. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLE PROVE D'ESAME PARTECIPAZIONE – VALUTAZIONE DELLE PROVE
5.1 - Le prove d’esame non potranno svolgersi prima di 7 gg. dalla fine delle lezioni, ma dovranno essere completate entro 30 gg. dallo stessa data.
5.2 - Possono sostenere l’esame solo i corsisti che hanno frequentato non meno dell’80% delle ore totali del corso.
5.3 - L'esame si compone di:
Prova scritta. Questionario FITARCO composto da almeno 30 risposte chiuse su temi tecnici e da almeno 20 risposte chiuse sul materiale. |
Max. 2 ore |
Prova pratica . La commissione esaminatrice deve accertare che il candidato:- Sappia dimostrare personalmente tutti gli elementi della tecnica - Sappia eseguire tiri (non centri) con tecnica corretta. - Sappia acquisire e sintonizzare il materiale per il singolo arciere che si dedica alle competizioni. - Sappia montare, sostituire, scegliere ed eventualmente costruire il materiale. - Sappia compilare una scheda tecnica . - Sappia programmare un piano di lavoro in cui siano chiari gli obiettivi, le esercitazioni, le procedure esecutive e il carico fisico, i sistemi di valutazione. |
L’accertamento non avverrà necessariamente su tutti questi punti, che potranno comunque essere valutati durante l’intero corso, in particolare quando il docente svolge parti pratiche. |
Prova orale . La commissione esaminatrice, in specie se il candidato ha mostrato incertezza nella esecuzione le prime due prove, deve accertare che il candidato:- Sappia giustificare le risposte fornite nelle prove scritte - Sappia valutare una scheda tecnica - Sappia individuare gli errori di impostazione e suggerire esercizi per ricostituire una gestualità corretta. - Sappia fornire indicazioni per costruire un piano di lavoro. - Sappia fornire indicazioni per la personalizzazione del gesto tecnico. - Sappia esprimere i concetti con sufficiente proprietà di linguaggio. - Sappia fornire elementi atti ad una adeguata programmazione dell’allenamento. |
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5.4 - Valutazione delle prove scritte e orali .Ognuna delle prove andrà valutata come insufficiente, sufficiente, buona e il voto finale consisterà in una valutazione globale delle prove.
5.5 - Qualora le capacità esecutive e la dimostrazione del gesto tecnico nella prova pratica risultassero fortemente carenti, anche in presenza di prove orali e scritte sufficienti o buone, esse daranno luogo ad esito negativo degli esami.
5.6 - Fanno generalmente parte della commissione giudicante tutti coloro che hanno svolto attività di docenza sia nelle discipline FITARCO sia per la parte riservata alla Scuola dello Sport del CONI o a docenti esterni la FITARCO
6 - PROGRAMMI DIDATTICI
6.1 - TECNICA DI TIRO (20 ore)
La suddivisione oraria è solo suggerita; il docente, nell'ambito delle 20 ore potrà approfondire maggiormente un tema e meno un altro, senza tuttavia trascurarne alcuno, tenendo in debito conto le domande dei corsisti e il loro livello di conoscenze di base.
La suddivisione oraria è stata comunque pensata in modo che la parte teorica di ogni tema non ecceda il 30% , massimo il 50% , dell'intero tempo a disposizione. Con essa si aprirà il tema, cui seguirà una fase pratica in cui il docente coinvolgerà il più possibile i corsisti, facendo provare i fondamentali e alcuni esercizi proposti anche dai testi di riferimento ( in bibliografia), aiutandoli a scegliere e preparare e mettere a punto il materiale cercando, attraverso continue domande, di mettere in luce problemi, difficoltà di comprensione, fraintendimenti.
Nella fase finale di ogni lezione il tema sarà ricapitolato in sintesi fornendo le spiegazioni che ancora si rendessero necessarie
6.2 - ESECUZIONE DEL GESTO TECNICO (2 ore)
Questa prima parte del programma serve per richiamare i fondamentali di tiro e quanto caratterizza la moderna tecnica esecutiva ( in pratica ciò che dovrebbe essere patrimonio acquisito e maturato dall’Istruttore di I livello.
Il docente, in relazione al livello di conoscenze dei corsisti, eventualmente rilevabile anche tramite test d’ingresso, potrà allungare o accorciare i tempi relativi a questo argomento. Saranno comunque affrontati i seguenti punti e le indicazioni che li caratterizzano:
a) Metodi per ottenere una postura consistente:
- piedi - richiamo delle tre posizioni.( aperta – chiusa – in linea)
- bacino - retroversione dell’addome.
- spalle: naturalità delle spalle basse e linearità rispetto al bersaglio.
- capo naturalmente girato e fermo.
b) I punti di contatto.
c) Gli allineamenti ossei disposti secondo il principio che ogni deviazione dalla linearità produce forze angolari che si ripercuotono sulla correttezza e fluidità del gesto.
d) Il ruolo della muscolatura dorsale nell’azione di trazione e contrapposizione.
e) La dinamica esecutiva - La continuità della azione motoria.
f) Il rilascio come risposta al rilassamento dei muscoli flessori del braccio e della mano.
g) Il punto di arrivo del gesto come risultato di corretti allineamenti e della struttura anatomica dell'arciere.
6.3 - SCELTA DI UNA POSTURA EFFICIENTE (1 ora)
a) Posizione in linea
b) Posizione aperta
c) Posizione chiusa
6.4 - SCELTA DI UNA POSIZIONE DELLA MANO DELL'ARCO EFFICIENTE (1 ora)
a) Posizione con polso alto
b) Posizione con polso basso
c) Posizione con polso diritto
6.5 - LA SCELTA DI PUNTI DI RIFERIMENTO EFFICIENTI (1 ora)
a) riferimento sotto il mento
b) riferimento laterale
c) riferimento dietro al collo
6.6 - LA COSTRUZIONE DI UNA LISTA PERSONALE DI CONTROLLI DELLA SEQUENZA DI TIRO (2 ore)
(almeno il 50% del tempo deve avere carattere pratico)
6.7 - RILEVAMENTO DEGLI ERRORI (3 ore)
a) L'individuazione degli errori con il metodo dell'impatto delle frecce sul bersaglio (Richiamo)
b) Individuazione degli errori con il metodo dell'analisi della tecnica e tramite l'uso di schede tecniche.
c) L'uso della videoregistrazione (cenni) e della fotografia.
(almeno il 60% del tempo deve avere carattere pratico)
6.8 - LA TECNICA DI TIRO CON IL COMPOUND (4 ore)
a) Differenze reali e apparenti rispetto alla tecnica dell'arco ricurvo.
b) Incidenza del materiale sulle diversità della tecnica esecutiva.
6.9 - LA TECNICA DI TIRO CON L'ARCO NUDO (2 ore)
a) Differenze reali e apparenti rispetto alla tecnica dell'arco ricurvo.
b) Gli ancoraggi, la geometria variabile dell'arco e la tecnica esecutiva.
6.10 - LA TECNICA NEL TIRO DI CAMPAGNA (2 ore)
a) Il percorso e le sue possibili difficoltà.
b) Il tiro in salita.
c) Il tiro in discesa.
d) Il tiro in contro pendenza.
7 - MATERIALI: SCELTA - MESSA A PUNTO - MONTAGGIO E MANUTENZIONE (10 ore)
(almeno il 70% del tempo deve avere carattere pratico)
7.1 - Il materiale andrà acquisito adeguandolo all’impegno agonistico verso cui è proiettato l’atleta. Esso, se pure in relazione con le possibilità finanziarie dell’arciere, sarà sempre di buona/alta qualità. Nel trattare i punti seguenti, il docente avrà cura di differenziare la parte per il ricurvo (R) da quella per compound (C) quando l’argomento lo richieda. Sarà anche privilegiata la dimostrazione pratica particolarmente per gli aspetti di messa a punto.
a) Il "Paradosso della freccia" e lo spine della freccia.
b) Il punto di perno e il punto di pressione sull’impugnatura
c) Il Tiller: significato - valori - regolazione
d) I flettenti: caratteristiche durante il lavoro di flessione - cenni sul materiale di costruzione
e) Il riser: caratteristiche costruttive
f) La corda:caratteristiche costruttive - fibra - giri - n° di fili
g) Brace-height: significato - valori - regolazione
h) Gli stabilizzatori: significato - composizione - regolazione - tipi di stabilizzazione
i) Determinazione del libbraggio massimo effettivo dell'arco (R - C)
j) Determinazione del libbraggio massimo calcolato dell'arco (R - C)
k) L'interpretazione delle indicazioni fornite dalle tabelle per la scelta della misura delle aste.(R.C).
l) Il taglio delle aste - le alette - le punte - le cocche - assemblaggio della freccia . Cenni sulla equilibratura.
M) Il posizionamento del clicker (Test per un corretto posizionamento)
n) Posizionamento della livella
o) Relazione tra visette e diottra.
P) Posizionamento della soucette.
q) Scelta e posizionamento del rest; Il center shot - off center shot
r) Scelta e posizionamento del mirino.
S) Sincronizzazione delle ruote
t) Sgancio meccanico: tipi e regolazioni
7.2 - MESSA A PUNTO DEL MATERIALE
Per l’arco ricurvo si utilizzeranno più metodi come:
a) Test di Hamilton (tiro a 2 metri).
b) Test della spennata sia per l’incocco che per il bottone ammortizzatore.
c) Test della distanza variabile (di 5m in 5m).
d) Analisi del volo e della rosata.
Per l'arco compound si utilizzeranno più metodi come:
a) Test di Hamilton
b) Test della carta.
c) Analisi del volo e della rosata.
7.3 - POSSIBILITÀ DI INTERVENTO PER MODIFICARE I COMPORTAMENTI DI ARCO E FRECCE
a) Arco: considerare la maggiore/minore potenza.
b) Corda: considerare la maggiore/minore distanza - n° di fili-materiale.
c) Stabilizzatori: considerare la quantità e la distribuzione delle masse.
d) Frecce: considerare le diverse - aste +/- lunghe - sezioni +/- spesse.
- punte +/- pesanti
- inserti +/- lunghi
- penne +/- pesanti
- cocche di tipo diverso.
e) Bottone: considerare +/- esterno - +/- duro.
f) Rest: considerare +/- duro - +/- interno.
8 - NOZIONI ELEMENTARI DI BIOLOGIA DELLO SPORT e DI ANATOMIA APPLICATA ALL'ARCO (6 ore)
8.1 Elementi Biologia
a) L’apparato scheletrico
- Apparato locomore
- Ossa – articolazioni ( morfologia, funzioni, colonna vertebrale, arti)
- Ossa – articolazioni in età giovanile
- Ossa – articolazioni ed esercizio fisico
b) Apparato muscolare
- La struttura del muscolo scheletrico
- Meccanica della contrazione muscolare
- Estensibilità, elasticità, "irritabilità" del muscolo
- Proprietà e caratteristiche dei tendini e delle fasce.
c) Sistema nervoso centrale e periferico
- Cenni sul SN Centrale, periferico, autonomo
- L’afferenza e l’efferenza
- Esterocezione, enterocezione, propiocezione
- SNC e apparato locomotore
- SN autonomo e cuore
- SN nel movimento finalizzato e non
Nel corso della trattazione dei punti a, b, c saranno fornite conoscenze essenziali di anatomia relative a:
a) Il cingolo scapolo omerale.
b) Studio delle ossa della cintura scapolare.
c) Studio dei movimenti della cintura scapolare.
d) Analisi della specifica funzione dei vari muscoli impiegati.
e) Il braccio e la mano .
f) Descrizione di ossa e muscoli interessati nell'azione di tiro sia dal lato corda che da quello dell’arco
10 – NOZIONI DI METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO GENERALE E APPLICATA AL TIRO CON L'ARCO (6 ore)
a) La metodologia dell’allenamento
- Principi generali dell’allenamento sportivo
- Il carico fisico
- I test per la determinazione del carico
- I principi per l’organizzazione del carico (progressività, continuità, varietà ecc.)
- Le fasi della preparazione
- L’adattamento
- Gli stimoli
- I parametri del carico : Volume, densità, intensità, qualità, quantità
- La preparazione condizionale, tecnica e mentale
- La costruzione di schede di programmazione dell’allenamento
11 - LA PREPARAZIONE CONDIZIONALE NEL TIRO CON L’ARCO (3 ore)
a) I principali esercizi di potenziamento muscolare nel Tiro con l’arco
- Riscaldamento, defaticamento, allungamento.
- Esercizi di muscolazione delle spalle e delle braccia, mani
- Esercizi di muscolazione dei fissatori della scapola e del dorso
- Esercizi di muscolazione del tronco e delle gambe
- Esercizi per gli addominali
- Esercizi per i lombari
- Gli esercizi, a carico naturale, con i pesi, con gli elastici, con l’arco
b) L’organizzazione della seduta di allenamento condizionale
- Numero di sedute - durata
- Numero di esercizi
- Numero di serie
- Numero di ripetizioni
- Tempi di recupero
- Il potenziamento organico
- La corsa
- Il nuoto
- Altre attività complementari.
12 – LA PREPARAZIONE MENTALE AL TIRO CON L'ARCO (4 ore)
a) Gli aspetti generali della preparazione mentale
b) La concentrazione
c) Il rilassamento.
d) L'allenamento mentale nel tiro con l'arco : La Five – Step – Strategy
13 – LA PREPARAZIONE TECNICA NEL TIRO CON L’ARCO (4 ore)
- L’analisi tecnica dell’arciere : l’uso delle griglie di osservazione.
- I test tecnici per la rilevazione del potenziale dell’arciere, rispetto a un modello di riferimento.
- La progressione verso la forma sportiva come aumento delle capacità di adattamento dell’organismo. ( cenni su carico – adattamento – "supercompensazione").
- La definizione degli obiettivi in ragione dei periodi di preparazione, agonistico, di transizione.
- La programmazione dell’allenamento basata su i principi
- della variazione delle sensazioni
- della variazione dei vincoli ( distanza, misure e forma delle visuali, tempi, equilibrio, peso e libbraggio, ecc.)
- variazioni di carico
- Esercizi specifici per la ricerca delle sensazioni, per l’affinamento delle sensazioni, per rafforzamento delle sensazioni.
- Gli esercizi di gara
- L’organizzazione della seduta di allenamento tecnico.
- Lavoro tecnico e/ o correzione degli errori
- La costruzione di una scheda di programmazione di lavoro tecnico.
13 - REGOLAMENTI FEDERALI (2 ore)
13.1 - Tipi di gare - 70 metri - 72 frecce - final round individuali ed a squadre- Ski arc. - ecc.
Per ognuno di essi verranno indicati bersagli, distanze, tempi.
13.2 - Variazioni apportate ai regolamenti FITARCO e FITA nell’attuale quadriennio olimpico
MATERIALE DIDATTICO SUGGERITO PER SEGUIRE I CORSI E PREPARARE GLI ESAMI DI ISTRUTTORE DI II LIVELLO
L’elenco del materiale qui presentato non è esaustivo e può essere opportunamente integrato con quello che i Docenti riterranno più opportuno e/o più aggiornato o facilmente disponibile.
Ai corsisti saranno forniti i testi indispensabili per poter seguire utilmente il corso.
* "IL TIRO CON L’ARCO" di Haywood e Lewis. Ed. SSS-Roma 1995, specialmente le parti relative a:
a) L'equipaggiamento di base.
b) Prepara il corpo al successo e i capitoli : 8,9,10,11,12,13,14,15,16,17,18.
* "INSEGNARE IL TIRO CON L’ARCO" di Haywood e Lewis. Ed. SSS-Roma 1995 Specialmente le parti relative a:
a) Prepara la classe al successo e i capitoli : 8,9,10,11,12,13,14,15,16,17,18.
* "GUIDA TECNICA C.A.S." di C.Robazza e S.Vettorello. A cura del CONI Divisione Centri Giovanili; Roma 1995. Specialmente le parti relative a:
a) L'elaborazione delle informazioni.
b) L'apprendimento motorio: stadio verbale - cognitivo, stadio motorio stadio autonomo.
c) La didattica del tiro con l'arco.
d) La programmazione.
* "LE CAPACITÀ COORDINATIVE: DEFINIZIONE E POSSIBILITÀ DI SVILUPPARLE" di Dietrich D.Blume.(1988).Rivista Didattica del movimento 4 ,. 60-83.
* "ARCHERY" Easton .Ultima edizione in versione Italiana.(Tabelle e messa a punto del volo delle frecce).
* "TIRO CON L'ARCO", videocassette; vol. 1 e 2. Consulenza tecnica di S. Spigarelli; Ed. Columbia Tri Stars.
* REGOLAMENTI FEDERALI
Per la parte relativa alle nozioni di anatomia (struttura muscolare e ossea) relative al tiro con l’arco può essere di aiuto il volume: "Il tiro con L'arco" di M. Vizzardi - Quaderni di medicina dello Sport N° 4, - Ed Piccin Padova. I testi per seguire gli insegnamenti impartiti dalla S.d.S saranno forniti dai Docenti stessi.
Per un approfondimento degli aspetti fisiologici del tiro con l’Arco, viene consigliato:
*"ASPETTI FISIOLOGICI DEL TIRO CON L’ARCO" di F. Amodio e C. Gallozzi Dispensa a cura della Formazioni Quadri FITARCO 1995
Qualifica
ALLENATORE
FIGURA PROFESSIONALE, COMPITI E OBIETTIVI
L’Allenatore si configura come un tecnico che, oltre a preparare arcieri all’agonismo, è abilitato a gestire atleti evoluti e gruppi di Tecnici.
L’Allenatore dovrà essere in grado di:
- Programmare un piano di allenamento di breve; medio; e lungo termine.
- Individualizzare l’intervento in relazione ai bisogni specifici dell’atleta.
- Gestire modalità di comunicazione e di relazione nei gruppi.
- Saper utilizzare tecniche specifiche di preparazione mentale.
- Saper comunicare efficacemente in un contesto didattico.
- Saper gestire il rapporto con gli Atleti anche attraverso i Tecnici personali.
NORMATIVA PER L’ISTITUZIONE DI CORSI PER LA FORMAZIONE DEGLI ALLENATORI
1. - SOGGETTI ORGANIZZATORI
1.1 - I corsi di formazione per Allenatori sono indetti dalla FITARCO e organizzati dalla Commissione Formazione Quadri (C.F.Q ), in relazione alle necessità di sviluppo del settore tecnico federale.
2. - MODALITÀ ORGANIZZATIVE
2.1 Almeno 45 gg. prima dell'effettuazione del corso, la C.F.Q . comunica agli Organi Federali territoriali:
a) n° di corsisti ammessi
b) Le date di effettuazione del corso.
c) Gli orari.
c) I programmi
d) Le sedi (aule i impianti sportivi).
e) Le materie
f) Il contributo a carico del corsista .
2.2 - Entro 15 gg. dalla data di effettuazione degli esami, la C.F.Q trasmette agli interessati l’esito degli stessi e al Comitato regionale di competenza i nominativi degli allievi abilitati e le relative attribuzioni di voto. Agli abilitati verrà consegnato un diploma con la certificazione del livello conseguito, l’anno di conseguimento e il numero di ore di lezione dell’intero corso.
2.3- Chi ha conseguito la qualifica è iscritto di diritto nel Ruolo dei Tecnici Fitarco a norma dell’Art. 3 del Regolamento dei Tecnici Federali e d’ufficio è inserito nell’Albo dei Tecnici Federali a norma dell’Art. 4 del medesimo regolamento.
2.4 - La qualifica ha decorrenza dalla data d’iscrizione degli abilitati nel Ruolo dei Tecnici Federali e, in ogni caso, dal 15° giorno seguente l’esito positivo degli esami.
3 - REQUISITI DI AMMISSIONE - DOCUMENTAZIONE
3.1 - I requisiti per l’ammissione al corso di Allenatore sono stabiliti dall’Art. 7 del Regolamento Tecnici Federali.
3.2 - Chi dispone dei requisiti richiesti può fare domanda alla C.F.Q per l’ammissione al corso, compilando e sottoscrivendo l’apposito modulo d’iscrizione, completo della documentazione richiesta dall’Art. 7 del Regolamento Tecnici Federali (curriculum). A detto modulo dovrà allegare il bollettino di versamento in c/c attestante il pagamento della quota d'iscrizione.
3.3 - La C.F.Q , preso atto della domanda , dell’avvenuto pagamento della quota di iscrizione e, valutato il curriculum , ammette il candidato alla frequenza del corso. In caso di un numero di corsisti superiore al previsto, provvederà a forme di selezione, assegnando agli esclusi la priorità nell’iscrizione al/ai corsi successivi.
4. - MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEL CORSO - DOCENTI - PIANO DI STUDI
4.1 - I corsi di Allenatore prevedono un programma complessivo di 56 ore; avranno carattere residenziale e si svolgeranno nel corso di una settimana , più lo svolgimento degli esami finali. Il programmi è così distribuito:
Materie di studio |
Ore di lezione |
|
|
Docenti FITARCO |
Docenti Scuola dello Sport o specialisti o specialisti FITARCO. |
Tecnica di tiro ( ricurvo, compound, arco nudo) |
8 ore |
|
Materiali e loro messa a punto |
8 ore |
|
Nozioni di Fisiologia e Anatomia applicate al tiro |
|
6 ore |
Metodologia dell'insegnamento applicata allo sport |
|
6 ore |
Metodologia dell'allenamento sportivo |
|
8 ore |
La preparazione condizionale nel T c. A |
4 ore |
|
La preparazione mentale al tiro |
|
6 ore |
La preparazione tecnica dell’arciere evoluto |
8 ore |
|
Regolamenti federali |
2 ore |
|
Esami scritti Esami pratici e orali |
tempo necessario |
tempo necessario |
4.2 - Gli insegnamenti saranno tenuti da Docenti inseriti nell’elenco ufficiale emanato dalla C.F.Q e regolarmente iscritti all’Albo Tecnici Federali e da Docenti della Scuola dello Sport del CONI.
4.3 - Il corso si articola secondo il piano di studi definito dalla C.F.Q .
5. - MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLE PROVE D’ESAME- PARTECIPAZIONE - VALUTAZIONE DELLE PROVE
5.1 - COMMISSIONE D'ESAME
Fanno generalmente parte della commissione giudicante tutti coloro che hanno svolto attività di docenza sia nelle discipline FITARCO sia per la parte riservata alla Scuola dello Sport del CONI o a docenti esterni la FITARCO
5.2 - PROVE D'ESAME
Gli esami risulteranno di:
a) Un esame pratico: consistente nell'analisi tecnica di un arciere, nell'assunzione di dati e informazioni necessarie alla stesura di un piano di programmazione di allenamento a breve, medio, o lungo termine; ed infine nella stesura concreta di detto piano (tempo concesso per la stesura 4 ore).
b) Più prove scritte: consistenti nella compilazione di un numero di questionari generalmente pari al numero di insegnamenti impartiti
c) Una prova orale: con cui inizierà la discussione della prova pratica e delle prove scritte e proseguirà con l’approfondimento di uno o più temi sviluppati durante gli insegnamenti del corso.
d) Le prove di esame relative alle singole materie di insegnamento potranno essere svolte sia al termine che durante il periodo di svolgimento del Corso.
5.3 - I candidati indicati nell’ultimo comma dell’art. 7 del Regolamento Tecnici Federali che non in tendessero partecipare alle lezioni del corso, dovranno comunicarlo nella domanda di iscrizione; essi saranno comunque presenti nel giorno/i dell’esame, come sarà loro comunicato all’atto della accettazione della domanda.
5.4 - VALUTAZIONE DELLE PROVE
Ognuna delle prove andrà valutata come insufficiente, sufficiente, buona e il voto finale consisterà in una valutazione globale delle prove.
6 - PROGRAMMI DIDATTICI
6.1 - TECNICA DI TIRO (8 ore)
- Analisi del gesto tecnico di arcieri evoluti con pratica di rilevazione e gestione dati sulle capacità e abilità acquisite dell’arciere
- Test e check list.
- Uso della fotografia e della videoregistrazione.
- Stesura schede di analisi.
- Uso del metodo dell’intervista.
- Interpretazione dei dati .
- Formulazione di soluzioni tecniche ai problemi.
- L’affinamento del gesto tecnico nell’arciere evoluto.
- La gestione dello scontro diretto.
- La gestione della prova a Squadre.
6.2 - MATERIALI: SCELTA - MESSA A PUNTO – MONTAGGIO - MANUTENZIONE (8 ore)
a) Richiamo dell’argomento già trattato al II Livello.
b) Sperimentazione e valutazione di materiali di ultima generazione.
c) Ripresa del metodo di analisi del volo e della rosata.
d) La messa a punto dei materiali in relazione alla specificità della gara.
e) La messa a punto dei materiali in ragione di microspostamenti del materiale.
f)Controlli della uniformità delle frecce utilizzate.
g) Costruzione e interpretazione di tabelle comparative di registrazione dei parametri di messa a punto.
6.3 – NOZIONI DI FISIOLOGIA E ANATOMIA APPLICATE AL TIRO CON L'ARCO (6 ore)
a) Aspetti fisiologici nel tiro con l'arco
b)Aspetti biomeccanici nel tiro con l'arco
6.4 METODOLOGIA DELL’INSEGNAMENTO APPLICATA ALLO SPORT (6 ore)
a) L’allenatore come insegnante: la comunicazione efficace
b) Come motivare gli atleti
c) La programmazione dell’insegnamento delle abilità tecniche e tattiche.
d) La valutazione del processo didattico
e) Metodi e stili di insegnamento
f) L’osservazione, il feedback e la correzione degli errori
g) Tecniche di insegnamento nella formazione degli allenatori.
6.5 TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO SPORTIVO (8 ore)
a) La prestazione sportiva
b) I principi generali dell’allenamento sportivo ( richiamo )
c) Le capacità motorie . In particolare le coordinative. Approfondimento
d) La tecnica sportiva
e) La tattica sportiva
f) L’organizzazione dell’allenamento
g) La valutazione e il controllo dell’allenamento : metodi e mezzi
6.6 – LA PREPARAZIONE TECNICA DELL'ARCIERE EVOLUTO (8 ore )
a) L’analisi tecnica dell’arciere : l’uso delle griglie di osservazione.
b) I test tecnici per la rilevazione del potenziale dell’arciere, rispetto a un modello di riferimento.
c) La progressione verso la forma sportiva come aumento delle capacità di adattamento dell’organismo. (carico – adattamento – "supercompensazione").
d) La definizione degli obiettivi in ragione dei periodi di preparazione, agonistico, di transizione
e) La periodizzazione dell’allenamento
f) La costruzione di un programma di lavoro .
g) La gestione della tecnica in presenza di fattori emozionali, ambientali, ecc..
h) Gli esercizi per la padronanza della tecnica in situazioni variabili.
6.7 – LA PREPARAZIONE MENTALE DELL'ARCIERE EVOLUTO (6 ore )
a) La gestione dello stress.
b) La regolazione dello stato di attivazione.
c) Il controllo della attenzione.
d) L’allenamento ideo- motorio.
e) Le tecniche di controllo dei pensieri.
f) L’elaborazione di strategie di gara.
g) La gestione delle dinamiche di gruppo.
6.8 – LA PREPARAZIONE CONDIZIONALE DELL'ARCIERE EVOLUTO (4 ore )
a) Programmazione teorica dell’attività fisica specifica
b) Capacità condizionali speciali: La preparazione fisica dell'atleta evolut
c) La costruzione di un programma di condizionamento fisico
REGOLAMENTI (2 ore)
Valutazione dei Regolamenti in funzione delle competizioni di alto livello:
- Ruolo degli atleti
- Ruolo dei tecnici
MATERIALE DIDATTICO SUGGERITO PER SEGUIRE I CORSI E PREPARARE GLI ESAMI DI ALLENATORE
L’elenco del materiale qui presentato non è esaustivo e può essere opportunamente integrato con quello che i Docenti riterranno più opportuno e/o più aggiornato o facilmente disponibile.
Ai corsisti saranno forniti i testi indispensabili per poter seguire utilmente il corso.
Testi :
"IL TIRO CON L’ARCO" (già in dotazione) di Haywood e Lewis. Ed. SSS-Roma 1995, specialmente le parti relative a:
a) L’equipaggiamento di base
b) Prepara il corpo al successo
"INSEGNARE IL TIRO CON L’ARCO" (già in dotazione) di Haywood e Lewis. Ed. SSS-Roma 1995 Specialmente le parti relative a:
a) Prepara la classe al successo
"GUIDA TECNICA C.A.S." (già in dotazione ) di Robazza e Vettorello. Ed: CONI 1995 Specialmente le parti : PRIMA E QUARTA
"LE CAPACITA’ COORDINATIVE :DEFINIZIONE E POSSIBILITA’ DI SVILUPPARLE" di Dietrich D.Blume. Didattica del movimento 1988, pgg 60-83.
"ARCHERY " Easton .Ultima edizione in versione Italiana (Tabelle e messa a punto del volo delle frecce)
"PREPARAZIONE ALLA COMPETIZIONE" di Spigarelli - Dung Eun Suk - Casorati Ed. Arco Sport 1993
"ASPETTI FISIOLOGICI DEL TIRO CON L’ARCO" di F. Amodio e C. Gallozzi Dispensa a cura della Formazioni Quadri FITARCO 1995
"ANALISI MULTIFATTORIALE DEL TIRO CON L’ARCO" FITARCO e Centro di bioingegneria Fondazione Pro Juventute IRCCCS - Politecnico di Milano a cura di R. Squadrone - Pubblicazione a cura della FITARCO Formazione Quadri 1995
"ABILITA’ ATLETICA E ANATOMIA DEL MOVIMENTO" di R. Wirthed Ed. - Ermesì MI 1986
"FONDAMENTI DELL’ALLENAMENTO SPORTIVO" di Renato Manno Ed. Zanichelli 1989
" MANUALE DI TEORIA DELL’ALLENAMENTO" di D Martin, K Carl, K lehnerz Ed Società Stampa Sportiva 1997
"LA PREPARAZIONE FISICA DI BASE" di F. Merni e Ida Nicolini C.O.N.I.- Divisione Attività Didattica Scuola dello Sport Roma 1992
"LA PREPARAZIONE MENTALE NELLO SPORTIVO" di C. Robazza, L. Bortoli, G. Grammacioni. Ed. Luigi Pozzi Roma 1994
"IL TIRO CON L’ARCO" di M. Vizzardi- Quaderni di medicina dello Sport N° 4, - Ed Piccin Padova. (struttura muscolare e ossea e patologie nel tiro con l’arco).
Qualifica
ALLENATORE NAZIONALE
La qualifica di Allenatore Nazionale designa tecnici di elevata professionalità e impegno, forniti di conoscenze al più alto livello disposti a guidare squadre nazionali e a formare tecnici.
Al momento la definizione minuta dei saperi e delle capacità relativi a questa figura, come pure i criteri di valutazione con cui affrontare il colloquio di cui all’Art. 2 del regolamento tecnici federali sono al vaglio della CFQ, che li deciderà d’intesa con la commissione tecnica nel più breve tempo possibile.