Oscar De Pellegrin al Quirinale: mai arrendersi, lo sport fa miracoli

12/10/2012

Tipo: Nazionali Disciplina: Para Archery


Il Portabandiera azzurro Oscar De Pellegrin dal Presidente della Repubblica per la "Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro".


Per la terza volta in pochi mesi Oscar De Pellegrin è salito al Quirinale. Dopo aver ricevuto e poi riconsegnato il tricolore della cerimonia paralimpica di Londra, oggi l’arciere azzurro ha partecipato alla 62^ Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.

Il stato l’unico intervento ‘sportivo’, il primo della cerimonia, seguito da quelli del Presidente nazionale ANMIL, Franco Bettoni, del Presidente dell'INAIL, Massimo De Felice, e del Ministro del Lavoro, Elsa Fornero.
Alla giornata, organizzata dall’ANMIL (Associazione Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi sul Lavoro), sono stati protagonisti anche la Signora Debora Spagnuolo, vedova di un operaio caduto sul lavoro nel maggio 2011, e il giovane infortunato sul lavoro Giammarco Mereu, con la presenza di numerosi alunni di scuole elementari che si sono distinti nell'ambito di progetti promossi dall'ANMIL per diffondere la cultura della sicurezza tra i quali l'innovativo progetto "Icaro".
Insieme a loro presenti in Qurinale anche: il Ministro della Salute, Renato Balduzzi, il Vice Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone, il Presidente e il Vice Presidente della Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati, Silvano Moffa e Giuliano Cazzola, il Presidente dell'INPS, Antonio Mastrapasqua, il Segretario generale della CGIL, Susanna Camusso, il Segretario generale dell'UGL, Giovanni Centrella, rappresentanti del mondo del lavoro e del volontariato.

Per Oscar de Pellegrin è stata l’ennesima occasione per rivivere le emozioni di Londra: “Per me ha rappresentato una cosa bellissima, le parole non possono esprimere le emozioni di quel momento. L’onore è stato diviso in due parti: la prima quella riguardante la nomina a portabandiera, il coronamento della mia carriera, la seconda è stata invece la gara. Ho saputo focalizzare l’obiettivo, certe emozioni solo lo sport le può regalare.”

Lo sport appunto, perché Oscar De Pellegrin ha voluto raccontare l’importanza di essere diventato sportivo nel momento in cui ha “incontrato il destino”: “Mi ha fatto riscoprire le mie abilità, mi ha insegnato all’inizio a divertirmi e poi è stato uno stimolo per confrontarmi con gli altri. Mai avrei pensato 25 anni fa che lo sport potesse darmi tanto. Spero che le imprese di Londra possano aiutare tante altre persone che non hanno trovato la forza di uscire di casa, di accettarsi e tornare a vivere nella società. Lo sport è un ottimo mezzo di inclusione sociale, può fare miracoli.”

C’è una sola ricetta secondo il campione olimpico in carica per ritrovarsi dopo l’incidente: “non arrendersi mai, l’essere umano deve essere stimolato sempre al massimo; questo è il messaggio che deve essere tramandato ai giovani”.

Nella foto un'istantanea della cerimonia al Quirinale dal sito www.quirinale.it



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