Londra 2012: Italia ai vertici internazionali
06/09/2012
Dopo l'oro olimpico firmato Nespoli, Galiazzo e Frangilli, l'Italia chiude le Paralimpiadi con l'oro di Oscar De Pellegrin e l'argento di Elisabetta Mijno.
Ancora una volta è arrivato un notevole contributo da parte della Nazionale di tiro con l'arco ai colori azzurri.
Dopo l'oro a squadre conquistato in agosto alle Olimpiadi da Mauro Nespoli, Marco Galiazzo e Michele Frangilli che hanno vinto un'esaltante finale contro gli Stati Uniti d'America al Lord's Cricket Ground, alle Paralimpiadi di Londra sono arrivate altre due medaglie prestigiose nell'arco olimpico W1-W2 al Royal Artillery Barracks.
Il portabandiera dell'Italia Oscar De Pellegrin a 49 anni ha chiuso come meglio non poteva una lunga carriera costellata di successi: il campione bellunese si è conquistato con una prestazione maiuscola l'oro individuale, medaglia che ancora mancava al suo palmares da arciere in sei partecipazioni alle Paralimpiadi.
Dopo una finale al cardiopalma, trasmessa in diretta tv su Rai Sport 1, il Portabandiera azzurro è salito sul tetto del mondo aggiudicandosi per 6-5 il match decisivo contro il malese Hasihin Sanawi dopo la freccia di spareggio (9-8).
Il giorno successivo ancora emozioni in diretta su Rai Sport 1: l'arciera piemontese delle Fiamme Azzurre Elisabetta Mijno, alla sua seconda partecipazione paralimpica, ha lottato fino all'ultimo set contro l'iraniana Zahra Nemati, prima nella ranking mondiale, che l'ha spuntata per 7-3 e per l'azzurra è stato argento. Un argento storico, che pesa, visto che nel femminile l'Italia era rimasta ai trionfi della grande Paola Fantato. Per Elisabetta Mijno un'eredità difficile che l'arciera di Moncalieri, cresciuta sotto l'ala protettrice degli Arcieri delle Alpi, ha dato dimostrazione di saper sostenere e gestire con il carattere della campionessa.
Da non dimenticare il quarto posto di Veronica Floreno. L'arciera siciliana, da vera outsider, ha superato avversarie di primissimo livello e nella finalina per il bronzo contro la cinese Jinzhi Li ha compiuto un recupero prodigioso che però è sfumato all'ultima freccia. Medaglia sfiorata, ma resta la soddisfazione di essere tra le prime 4 atlete del mondo al suo esordio alle Paralimpiadi.
L'Italia chiude al 4° posto anche nella prova a squadre femminile arco olimpico: Elisabetta Mijno, Veronica Floreno e Mariangela Perna sono state in corsa per il bronzo fino all'ultimo tiro contro il terzetto dell'Iran. La tensione e la pressione hanno purtroppo giocato un brutto scherzo alle azzurre che si sono dovute accontentare della quarta piazza (188-184), ma avrebbero meritato altra fortuna visto il grande lavoro che hanno svolto per tutto il quadriennio.
Possono certamente essere soddisfatti il C.T. Marco Pedrazzi ed i tecnici Willy Fuchsova e Renato De Min. Il loro lavoro è stato ancora una volta premiato con delle prestazioni che pongono l'Italia ai massimi vertici del panorama arcieristico internazionale.
Non sono saliti sul podio ma meritano un plauso per l'impegno e la qualità dei match che hanno disputato gli altri componenti della squadra italiana, in almeno due occasioni costretti a sfidarsi in match "fratricidi" che hanno diminuito le possibilità di arrivare sul podio: nell'olimpico oltre a De Pellegrin e il terzetto femminile erano in gara Vittorio Bartoli (W1/W2) e Mario Esposito (Standing); nel compound il campione Alberto "Rolly" Simonelli (Open) - che ha dovuto stringere i denti per una brutta caduta dopo il primo giorno di gara che ne ha compromesso le prestazioni -, Fabio Luca Azzolini (W2) e gli esordienti Giampaolo Cancelli (Open) e Gabriele Ferrandi (W2).
A tutti loro va il forte abbraccio dell'arcieria italiana e di tutti gli sportivi.
Grazie per le emozioni che ci avete fatto vivere!
LA GALLERY FOTOGRAFICA FIRMATA DEAN ALBERGA
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