Presentato a Perugia il progetto Arco Senza Barriere

08/05/2015

Tipo: Territorio Disciplina: Para Archery


L’iniziativa si è tenuta presso l'Unità Spinale Unipolare dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia


Non era presente Oscar De Pellegrin, medaglia d'oro alle paralimpiadi di Londra 2012 e detentore di 4 record mondiali ed 11 italiani, per motivi di salute ma è stato egregiamente sostituito da Giordano Tomasoni. Davanti ad una folta ed attenta platea, il vincitore del Giro d'Italia 2014 di handbike e campione italiano di sci di fondo nel 2013 ha parlato di come una persona vittima di un incidente, costretta poi ad utilizzare una seggiola a rotelle in seguito ad una lesione del midollo spinale, possa comunque dare tanto a se stesso e agli altri. L'importante è sapersi mettere in gioco e puntare diritto all'obiettivo. In questo contesto lo sport diventa fondamentale per socializzare e tornare a vivere in pieno la propria vita. Anche di questo si è parlato durante la presentazione del progetto "Arco senza barriere", che si è tenuta mercoledì presso l'Usu (Unità Spinale Unipolare) dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. L'iniziativa è stata organizzata dal Cip (Comitato italiano paralimpico) Umbria in collaborazione con l'Azienda ospedaliera di Perugia, l'Inail Umbria, la Fitarco (Federazione italiana tiro con l’arco), la Fisip (Federazione Italiana degli sport invernali paralimpici), Fitarco Senza Barriere, Associazione paraplegici umbri onlus, Circolo dipendenti sanità Perugia.

Erano presenti: Tiziana Nasi, presidente nazionale Fisip; Mario Scarzella, presidente nazionale della Fitarco; Francesco Emanuele, presidente Cip Umbria; Walter Orlandi, direttore generale azienda ospedaliera di Perugia; Anna Maria Pollichieni, direttore regionale Inail; Carla Casciari, vice presidente della Regione Umbria con delega al welfare; Renée Mauschke, primario dell'Usu dell'ospedale di Perugia; Alessandro Rossi, giunta regionale del Coni; Raffaele Goretti, presidente associazione paraplegici umbri; il dottor Mauro Zampolini, capo dipartimento Usl Umbria 2; Paolo Gallina in rappresentanza di Telethon; Franco Sensi, presidente Fitarco Umbria; Paolo Taddei, vice presidente vicario Cip Umbria e i veri protagonisti per quel riguarda l'attività di tiro con l'arco all'interno della struttura, che sono Tino Baldoni, istruttore federale di II livello, Maurizio Bonomi, professore di educazione fisica e primo storico collaboratore dell'Unità Spinale Unipolare e il volontario Fabio Piersanti.

Ha aperto l'incontro il direttore Walter Orlandi che ha sottolineato che "per noi è un motivo di orgoglio potervi ospitare qui con questi progetti rivolti ai disabili. Abbiamo scommesso sull'unità spinale unipolare e dopo anni vediamo i risultati della nostra lungimiranza. Noi siamo sicuri che il servizio sanitario pubblico rappresenti un momento di forza, soprattutto come conquista sociale".

Anna Maria Pollichieni, direttore regionale Inail, ha parlato della missione dell'istituto che è quella di occuparsi del "reinserimento sociale e lavorativo" di coloro che sono state vittime di incidenti.

La vice presidente Carla Casciari, invece, ha rimarcato l'utilità dell'usu in quanto permette di avere "un approccio completo alla persona ed alla sua autonomia. Durante il mio mandato - ha proseguito - mi sono interfacciata con il Cip e ho potuto conoscere iniziative importanti come la 'Notte dello sport paralimpico', l'unica organizzata in Italia. Abbiamo dato vita all'osservatorio regionale per le persone con disabilità per avere delle linee di indirizzo su cui lavorare. Ringrazio tutto il personale medico per quello che sta facendo qui".

Il presidente del Cip Umbria, Francesco Emanuele, ha ricordato che in Italia esistono solo 10 unità spinali unipolari e che quella umbra ospita anche i pazienti delle Marche in virtù di un protocollo.

Renée Mauschke, primario dell'Usu dell'ospedale di Perugia, subito dopo ha ringraziato il Cip per la collaborazione attiva da circa 15 anni. "Senza il Comitato - ha detto - non sarebbe stato possibile effettuare tutti questi tipi di sport".

Alessandro Rossi della giunta regionale del Coni, invece, ha parlato dell'importanza della promozione dello sport a 360°, che deve essere rivolta a tutte le persone.

Raffaele Goretti, presidente associazione paraplegici umbri, ha sottolineato che "solo attraverso questa attività ridiamo la vita alle persone con lesioni al midollo spinale". Goretti è impegnato in prima persona anche nell'osservatorio regionale per le persone con disabilità.

Tiziana Nasi, presidente nazionale Fisip, ha parlato degli sport invernali paralimpici in generale seguita dall’atleta bergamasco Giordano Tomasoni che ha raccontato la sua storia di vita e sportiva.

Ha chiuso la carrellata di interventi Mario Scarzella, presidente nazionale della Fitarco, scusandosi dell'assenza di Oscar De Pellegrin, dovuta a motivi di salute. La medaglia d'oro alle paralimpiadi di Londra 2012, infatti, sta facendo il giro delle usu d'Italia per promuovere il progetto "Arco senza barriere". Scarzella ha poi sottolineato che il Cip è ormai equiparato al Coni, essendo ormai entrambi enti pubblici, e che questo significa che i due comitati ad oggi hanno pari dignità. Subito dopo i disabili presenti hanno provato a tirare con l'arco, grazie all'ausilio dei tecnici del Cip Umbria.




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