Finali Indoor Series: Roner di bronzo

09/03/2025

Tipo: Nazionali Disciplina: Targa


Elisa Roner torna da Las Vegas ancora una volta con una medaglia nelle Finali delle Indoor Series. Quarto posto per Chiara Rebagliati, mentre nel compound flight al Vegas Shoot è perfetto Pietro Fabiani


Elisa Roner torna da Las Vegas ancora una volta con una medaglia nelle Finali delle Indoor Series. La specialista italiana del compound, campionessa in carica, questa volta vince il bronzo nell'ultimo atto della competizione più importante al mondo al chiuso. 
L'arciere della Nazionale vince il primo scontro battendo allo shoot off la croata Mlinaric 145-145 (10-9), poi batte la tedesca Raab 149-146. In semifinale la sua corsa si arresta con la sconfitta 149-146 con la belga Prieels che si andrà a giocare l'oro. Roner però non si abbatte, torna sulla linea di tiro per la finale per il bronzo e batte 148-147 la colombiana Usquiano. Il match vede l'italiana partire sotto 30-29, recuperare subito (30-29) e poi chiudere i conti nelle ultime tre volée concluse con i parziali di 29-30, 30-30 e 30-28.
Nella stessa gara esce di scena agli ottavi Giulia Di Nardo sconfitta dall'estone Jaatma 147-145. 

I RISULTATI DEGLI ALTRI ITALIANI - Nell'arco olimpico femminile arriva fino al quarto posto Chiara Rebagliati che batte in rapida successione l'estone Parnat 7-3 e la tedesca Kroppen 7-1 per poi perdere la semifinale contro l'americana Casey Kaufhold 7-1. Nella partita per il bronzo arriva un nuovo ko 6-4 con la slovacca Barankova che parte meglio (29-28) e poi chiude la sfida al quinto set con il 30-28 decisivo dopo che gli altri parziali erano finiti 30-30, 30-28 e 29-29. 
Nella stessa gara esce agli ottavi di finale Vanessa Landi sconfitta solo allo shoot off dall'atleta degli Stati Uniti Gnoriega 6-5 (10-9).
Nel maschile fuori al primo turno Mauro Nespoli dopo il 4-6 con il turco Mete Gazoz che si giocherà l'oro. 
Nel compound maschile esce agli ottavi anche Marco Bruno 147-144 contro l'austriaco Wiener, anche lui pronto a tirare per l'oro in finale. 

I RISULTATI DELLE FINALI - Trionfo in casa nell'arco olimpico per Brady Ellison che con una prova superlativa in cui tira tutte le frecce sul 10 piega il turco Mete Gazoz 7-1. Emozionante è la sfida per l'oro nella gara femminile con un altro successo statunitense: Casey Kaufhold batte la francese Lisa Barbelin al termine di una battaglia conclusa solamente allo shoot off 6-5 (10*-10). 
Nel compound maschile trionfa Nico Wiener, l'austriaco con un 150 (tutti 10) vince contro il francese Girard che si ferma a quota 147. Nel femminile l'oro va in Danimarca grazie alla prestazione di Tanja Gellenthien, la danese vince la sfida per il primo posto con la belga Sarah Prieels 147-145

VEGAS SHOOT
PIETRO FABIANI DA RECORD - Nella gara dedicata al compound flight spicca la straordinaria prestazione di Pietro Fabiani, arciere italiano in forza agli Arcieri Colli Morenici, che conclude la sua gara con 900 punti, a punteggio pieno. Una grande impresa visto che nessuno dei tanti iscritti è riuscito a concludere la gara così, in dieci si sono infatti fermati a quota 899. Fabiani al termine della gara è quasi incredulo: "L'ho sognato, ma davvero non me l'aspettavo, non so proprio cosa dire, non ci possono ancora credere".

TRIONFA BODIE TURNER NEL VEGAS SHOOT - Nel Vegas Shoot la vittoria va invece a Bodie Turner, diciottenne che davanti a 4,500 persone sbaraglia la concorrenza dei 30 arcieri arrivati in finale dopo aver tirato 90 frecce tutte sul 10 nei giorni precedenti. 
I primi a uscire di scena sono Damsbo e Elumba, il secondo giro della finale vede 13 nomi non riuscire ad entrare nel 10. Nelle due successive tornate di frecce solo in tre vengono eliminati, la battaglia diventa durissima. Servono in totale dieci turni per scremare il gruppo fino a cinque arcieri: Fullerton, Turner, Perkins, Schloesser e Girard. Le loro frecce non escono mai dal dieci tanto che per la prima volta il Vegas Shoot si conclude con la regola dell'Inside Out dopo 15 tornate di frecce. Alla fine la spunta Bodie, davanti al francese Girard e al canadese Perkins.




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