Progetto Talenti 2020: si è svolto il primo stage a Rovereto

28/03/2014

Tipo: Nazionali


Si è svolto a Rovereto (TN) dal 20 al 23 marzo il primo stage della Federazione Italiana di Tiro con l’Arco per il Progetto “Talenti 2020 – Il progetto pilota dello sport giovanile italiano”.


Base operativa dello stage è stato il Centro A.P.D. Kosmos, dove gli atleti e i tecnici della FITAARCO hanno alloggiato, svolto gli allenamenti e preso parte ai diversi incontri previsti in questa fase del Progetto.
Venerdì 21 marzo i 15 atleti scelti dalla Federazione hanno partecipato al momento formativo/educativo tenuto dalla psicologa dello sport dott.ssa Brunella Valenti.
La dott.ssa Valenti ha coinvolto il gruppo in attività teoriche e pratiche, affrontando tematiche mirate all’autoconsapevolezza dei ragazzi, prima di tutto come individui, poi come atleti.
Successivamente si è passati a temi più specifici, quali tra gli altri l’individuazione dei punti di forza e di debolezza, e la gestione mentale di allenamenti e competizione.
Un secondo incontro è stato quello tenuto dallo specialista di medicina dello sport dott. Paolo Crepaz, incentrato sull’educazione alimentare.
Questo aspetto è una novità nel Progetto “Talenti 2020”, che ha introdotto questa tematica per rendere più completa la proposta finalizzata allo sviluppo a 360° del talento.
Nelle due ore previste il dott. Crepaz ha illustrato ai ragazzi i benefici di una dieta equilibrata per il benessere dell’individuo e poi per una buona prestazione. Soprattutto, Crepaz ha cercato di rendere consapevole ciascun partecipante dell’importanza di prestare attenzione a questo aspetto quotidianamente, e di rendere autonomo il ragazzo nel fare le scelte più giuste in merito: “Ogni giorno, un mattoncino dopo l’altro, costruite il vostro edificio, il vostro corpo sano ed efficiente”.

"Per atleti definiti “talenti” è necessario porre l’accento su ogni aspetto della preparazione, non è possibile trascurare nessun dettaglio", ha commentato il Responsabile Tecnico del Settore Giovanile Fitarco Stefano Carrer, conscio che spesso in uno sport di precisione e concentrazione si dimentica che anche il fisico è fondamentale per ottenere una prestazione eccellente.
"La cura del corpo nel tiro con l’arco differisce un po’ da quella prestata negli altri sport: ci si concentra perlopiù sulle capacità mentali e spesso, in particolare i giovani, si tralascia il fisico, dimenticando che anch’esso è decisivo ai fini del rendimento".

Nei successivi incontri con il dott. Crepaz si entrerà un po’ più nel merito della prestazione sportiva e verranno affrontate tematiche più specifiche e controverse, come il corretto utilizzo di integratori.

Nell’ultimo giorno di stage protagonisti del momento formativo/educativo sono state le persone più vicine e decisive perl’atleta: i genitori.
L’attenzione verso questo aspetto è fondamentale in un percorso finalizzato a far sì che il Talento si esprima al massimo del suo potenziale.
Dopo il saluto del presidente del CONI Comitato Provinciale Trento Giorgio Torgler, la dott.ssa Brunella Valenti, di concerto con il responsabile del Progetto “Talenti 2020” prof. Andro Ferrari, ha affrontato con l’attenta platea di genitori le criticità del rapporto con il ragazzo e con l’ambiente sportivo che lo circonda.
Il genitore gioca un ruolo fondamentale nel rendere un talento “campione” ed è colui che giorno dopo giorno accompagna il ragazzo nella sua crescita, non solo sportiva, ma soprattutto personale.
Ed è proprio la fase adolescenziale quella più critica, in cui arrivano le prime vittorie ma è bene far capire che solo con il lavoro si diventerà “campioni”, che non ci si può adagiare, che è bene definire ruoli chiari e netti tra le persone di riferimento (in particolare allenatori e genitori).
Il Progetto “Talenti 2020”, come specchio della vita sportiva, vuole essere un percorso di crescita a tutto tondo, anche per contrastare fenomeni molto frequenti quali l’abbandono dello sport.
Stefano Carrer ha sottolineato l’importanza di lavorare anche con i genitori, i primi interlocutori della Federazione, soprattutto quando il ragazzo è molto giovane.
Non solo da Tecnico, ma anche da papà, sa quanto questo ruolo sia delicato, necessiti di pazienza, attenzione e di qualche sacrificio per affiancare al meglio il talento di casa.
Il direttore tecnico si è detto entusiasta del Progetto “Talenti 2020”, definendo lo staff ottimale e assolutamente adeguato per rispondere alle esigenze della Federazione.
Il Progetto è per le federazioni l’occasione di monitorare i ragazzi e di introdurre aspetti che non possono essere messi in campo sempre (la psicologa dello sport, il medico per l’educazione alimentare ecc..).
Una delle maggiori criticità per questo sport è l’assenza di pause durante l’anno (escluso Natale), preparazione e gare vanno ad accavallarsi, rendendo molto difficile gestire il carico per i ragazzi: seguirli costantemente e fornire loro un’autonomia nella preparazione (mentale in primis) è molto importante per permettere loro di svolgere al meglio il proprio lavoro.
Presente anche il dott. Stefano Osele, membro del Consiglio Federale, Presidente del Comitato Regionale Trentino e referente nazionale per la FITARCO del Progetto “Talenti 2020”.
Anch’egli si è detto molto contento del Progetto e ha espresso la massima disponibilità nel favorire i rapporti tra il Trentino e la Federazione.



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