Ugo Russo riceve la cittadinanza onoraria di Sansepolcro

22/05/2018

Tipo: Fitarco Disciplina: Varie


Ugo Russo, la voce storica del tiro con l'arco italiano su Radio Rai, riceve la Cittadinanza onoraria di Sansepolcro. I complimenti del Presidente Scarzella


Con un lunghissimo applauso si è conclusa l'edizione 2018 del premio nazionale “La Clessidra”, svoltasi durante la presentazione del Torneo di Calcio Giovanile “Città di Sansepolcro”. Una serata di cui si sono occupati anche i canali Rai e Mediaset e le più importanti testate giornalistiche sportive. 

In apertura di serata una bella notizia anche per il tiro con l'arco italiano: la consegna della cittadinanza onoraria a Ugo Russo direttamente dal sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli e dal delegato allo sport, Lorenzo Moretti.
Ugo Russo è stato infatti la voce storica del tiro con l'arco italiano su Radio Rai: grazie a lui sono stati numerosissimi nel corso degli anni i resoconti delle imprese degli azzurri tra Mondiali, Europei e tappe di Coppa del Mondo, oltre naturalmente alle dirette che riguardavano le frecce azzurre in occasione dei Giochi Olimpici. 

Un riconoscimento di grandissimo livello per Ugo Russo, indimenticabile voce di “Tutto il calcio minuto per minuto”, e nobilissima la motivazione: “Per il prezioso contributo offerto alla Comunità biturgense nella promozione dell’immagine di Sansepolcro attraverso il calcio e tutto lo sport e per la sua elevata statura professionale e morale, dimostrata con sacrificio, impegno e passione, messi al servizio della Città, del cui tessuto sociale è diventato parte integrante”. 

La serata è cominciata con i saluti iniziali del numero uno dello sport italiano, Giovanni Malagò e video-messaggi di congratulazioni per il conferimento a Ugo della prestigiosa onorificenza. Naturalmente non sono mancati anche i complimenti del Presidente FITARCO Mario Scarzella: "Ugo è un giornalista eccellente, grande conoscitore di tutte le discipline sportive. Se il tiro con l'arco ha avuto così tanto spazio su Radio Rai fin quando ha lavorato per il servizio pubblico italiano lo dobbiamo a lui. Per ogni impresa degli azzurri c'è stato un suo puntuale servizio a raccontarlo e tutti noi gli siamo riconoscenti per essere sempre stato vicino al nostro mondo. Ormai è uno di famiglia e gli faccio i miei personali complimenti per questo ennesimo riconoscimento che ha ricevuto". 




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