Nasce la Coppa Italia 3D Indoor
09/10/2018
Sabato 13 e domenica 14 ottobre a Torino va in scena la prima Coppa Italia 3D indoor. Una nuova competizione che porterà un gran numero di atleti a confrontarsi nelle divisioni compound, arco nudo, arco istintivo e longbow.
Dai boschi ad uno scenario al chiuso, il tiro con l’arco 3D apre una nuova pagina della sua storia con la Coppa Italia 3D Indoor in programma sabato 13 e domenica 14 ottobre nel quinto padiglione di Torino Esposizioni (Corso Massimo D’Azeglio, 15 Torino). Il progetto nasce da un’idea di Giorgio Botto, Commissario Tecnico della Nazionale 3D e Campagna, e si sviluppa su due campi di gara tutti al coperto in cui gli arcieri, e sono già tantissimi quelli iscritti, si confronteranno nelle divisioni compound, con bersagli a distanza dai 10 ai 45 metri, arco nudo, istintivo e longbow, e in questi tre casi le distanze delle sagome saranno comprese tra i 5 e i 30 metri. Ad organizzare la gara saranno gli Arcieri delle Alpi.
“Ci siamo inventati questa nuova formula di gara per avvicinare i giovani al 3D” spiega Giorgio Botto che poi continua: “i ragazzi hanno bisogno di partecipare a delle gare per farsi conquistare dalla disciplina e a mio avviso questa è la strada giusta. Sarà un bel palcoscenico con telecamere, fotografi, e poi il bello sarà fa capire anche agli scettici quanto il 3D può essere coinvolgente non solo per la su caratteristica di immersione nella natura”.
Ovviamente il modo di tirare sarà lo stesso dei percorsi boschivi: “il nostro intento non è assolutamente quello di snaturare le gare, i valori rimangono gli stessi, l’obiettivo non è quello di creare arcieri specializzati nel tirare al chiuso ma fare in modo che chi si avvicina a questo mondo in palestra poi tiri nei boschi”.
La gara di Torino sarà una prima assoluta in Italia: “ci saranno 50 sagome e stiamo studiando qualche sorpresa anche nella fase dedicata alle eliminatorie. Vogliamo offrire un’opportunità in più. Disegnare i campi di gara non sarà facile, ma c’è il vantaggio di non dover tagliare rovi o inventarsi di sana pianta i percorsi”
E l’entusiasmo è palpabile conclude Giogio Botto: “ci sono oltre 400 iscritti alla prima edizione, questo significa che l’arcieria si sta muovendo anche in questa disciplina. partiamo da qui per coinvolgere i ragazzi anche con l’arco istintivo e longbow. A mio avviso questa gara è un’invenzione che può davvero funzionare, certo è un progetto a lunga gittata da cui speriamo di raccogliere già i primi frutti nel giro di due anni”.
Collegamenti relativi alla notizia