Tricolori Indoor Para-Archery: i nuovi campioni italiani

30/01/2022

Tipo: Nazionali Disciplina: Targa


Conclusi a Macerata i Campionati Italiani Indoor Para-Archery. Vincono il titolo italiano Maurizio Mancini, Elisabetta Mijno, Matteo Bonacina, Eleonora Sarti, Salvatore Demetrico, Daniele Piran e Davide Chiricò.


Vanno in archivio con il grande spettacolo delle finali assolute di domenica pomeriggio i XXXV Campionati Italiani Indoor Para-Archery svolti al Palasport Fontescodella di Macerata, Città europea dello sport 2022. Le sfide al chiuso sono state l’ultimo test probante per gli arcieri della Nazionale paralimpica che dal 18 al 27 febbraio saranno impegnati nei Campionati Mondiali a Dubai.

I TITOLI DELL’ARCO OLIMPICO - Nell’arco olimpico maschile primo trionfo assoluto in carriera per Maurizio Mancini delle Frecce Azzurre che in finale ha la meglio su Filippo Dolfi degli Arcieri Ugo di Toscana con il risultato di 6-2. Il bronzo va a Giuseppe Verzini (Compagnia Arcieri Cormòns) con il 6-2 sull’arciere della Nazionale Stefano Travisani (Fiamme Azzurre).
Nel femminile si conferma sul tetto d’Italia Elisabetta Mijno (Fiamme Azzurre) capace di vincere il decimo titolo assoluto indoor in carriera. L’ultimo atto della competizione è contro la compagna di Nazionale Enza Petrilli (Fiamme Oro), due atlete medagliate alle ultime Paralimpiadi di Tokyo, che danno vita ad una finale terminata 6-0, ma più combattuta di quanto il risultato racconti. Sul terzo gradino del podio sale Letizia Visintini (Compagnia Arcieri Cormòns) con il successo 6-2 su Veronica Floreno (Dyamond Archery Palermo).

I TITOLI DEL COMPOUND - Nel compound maschile prima vittoria assoluta per Matteo Bonacina degli Arcieri delle Alpi che ha la meglio sul compagno di Nazionale Giampaolo Cancelli (Arcieri Voghera), campione uscente che questa volta deve arrendersi in finale 143-141. Terzo posto per Lorenzo Schieda (P.H.B) che batte Kelmend Cekaj (Arcieri del Roccolo) 140-135.
Nel femminile l’ultima sfida è uno spettacolo che fa scrosciare applausi al Palasport di Macerata. La medagliata paralimpica di Tokyo Maria Andrea Virgilio ed Eleonora Sarti, titolare anche lei in terra nipponica, si affrontano freccia dopo freccia ma non riescono mai a spezzare l’equilibrio e così il titolo italiano viene assegnato alla freccia di spareggio. Dopo il 141-141 al termine delle cinque volée, l’ultimo tiro delle due atlete delle Fiamme Azzurre finisce sul 10, ma quello di Eleonora Sarti è più vicino al centro e vale il terzo titolo assoluto in carriera. Il bronzo va al collo dell’arciera della Nazionale e degli Arcieri Ardivestra Giulia Pesci con il successo su Anna Novello (Queen Arco Club) per 146-131. 

IL TITOLO DEL W1 - Nella gara W1 trionfa Salvatore Demetrico (Dyamond Archery Palermo) in finale contro Daniele Cassiani (Arcieri della Signoria). Lo scontro finisce 145-137 con una lunga striscia di “10” consecutivi da parte di Demetrico che va a vincere così il terzo titolo dopo quelli del 2018 e del 2019.
Terza posizione per l’azzurra Asia Pellizzari (Arcieri del Castello) con il 137-134 su Francesco Tomaselli (Arcieri Solese). 

I TITOLI VISUALLY IMPAIRED - Vola in Sicilia il titolo dei Visually Impaired 1 grazie alla frecce di Davide Chiricò della Dyamond Archery Palermo che vince la finale per l’oro 6-2 contro Maria Salaris dell’Unione Polisportiva Poggibonsese. Bronzo a Loredana Ruisi (Non Vedenti Milano Onlus) con il 6-2 su Tiziana Marini.
Nei Visually Impaired 2/3 sale sul primo gradino del podio Daniele Piran dell’Arco Club Bolzano Vicentino che ha la meglio per 6-0 sull’atleta della Sagitta Arcieri Pesaro, società organizzatrice dell’evento, Annamaria Mencoboni. Terzo posto per Giovanni Maria Vaccaro (Dyamond Archery Palermo) con il 6-2 su Alessandro Sebastiani (Arcieri della Real Villa).

IL TITOLO A SQUADRE - Nell’arco olimpico vincono il titolo a squadre maschile le Frecce Azzurre (Mancini, Punzo, Torella): per il trio laziale il successo per 6-2 in finale sulla Compagnia Arcieri Ugo di Toscana (Bartoli, Condrò, Dolfi), mentre il bronzo va alla Dyamond Archery Palermo (Campolo, La Rosa, Lisotta).



Collegamenti relativi alla notizia



Torna indietro